“Nella società dell’informazione globale, di internet, dei social network, dell’intelligenza artificiale, il ruolo dei giornalisti è sempre più importante e strategico per garantire un’informazione di qualità, chiara e veritiera e per arginare le fake news. Ciò in particolare nelle Istituzioni al fine di promuovere la conoscenza delle attività istituzionali e migliorare il rapporto tra esse ed i cittadini”.
E’ quanto è emerso dal convegno sul tema “L’informazione istituzionale: la stella polare nel mondo che cambia”, promosso dal Consiglio Regionale della Campania e dal “Coordinamento Uffici Stampa” presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, tenutosi, stamani, nell’Aula dell’Assemblea legislativa campana.
Hanno partecipato la Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Loredana Raia, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, Antonello Aurigemma, la Responsabile dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Campania e Vice Coordinatrice del Gruppo di Lavoro Uffici Stampa, Gabriella Peluso, il Direttore della Struttura Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia e Coordinatore del Coordinamento Uffici Stampa, Aurelio Biassoni, il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Comunicazione dell’Università degli Studi di Napoli di Salerno, Virgilio D’Antonio, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il Capo Redattore Centrale del TgR Campania Oreste Lo Pomo, il giornalista Marco Demarco.
“I giornalisti che operano all’interno delle Istituzioni, attraverso l’attività di informazione istituzionale, sono garanti del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati e del diritto/dovere delle Istituzioni di informarli con un’informazione veritiera e di qualità” – ha sottolineato Peluso nell’introdurre i lavori – che ha aggiunto: il nostro è un ruolo importante, strategico ed insostituibile che richiede una forte azione di valorizzazione da parte delle Istituzioni stesse. In questa ottica, la Legge 150 del 2000 ha posto la pietra miliare per questo importante percorso che necessita di essere rilanciato per rafforzare l’informazione istituzionale contro la giungla di fake news che assedia il mondo dell’informazione. Con questa nostra iniziativa abbiamo rilanciato un importante sinergia politico-professionale per perseguire tale obiettivo”.
“I giornalisti svolgono una funzione di carattere istituzionale che si collega all’art. 21 della Costituzione, la libertà di informazione – ha sottolineato la Vice Presidente Raia – che ha aggiunto: “tale ruolo è ancora più significativo per i giornalisti che prestano la propria attività nelle Istituzioni nel garantire un’informazione veritiera e di qualità e nel favorire la conoscenza delle leggi regionali, così alimentando cultura e partecipazione democratica. Ed infatti, nel solco della Legge 150 del 2000, questo Consiglio regionale ha approvato l’importante legge regionale 1 del 2018 (“Norme in materia di informazione e comunicazione”), che disciplina azioni ed interventi volti a sostenere l’informazione istituzionale e la valorizzazione dell’Ufficio Stampa e a sostenere il pluralismo informativo locale”.
“L’informazione istituzionale svolge un ruolo fondamentale, andando a colmare quel vuoto che spesso si crea tra cittadini e Istituzioni. Sono convinto che questa attività debba essere svolta da giornalisti, a garanzia di qualità e professionalità. La politica deve andare a regolamentare, in generale, compiti e funzioni: nello specifico, ritengo che la legge 150 del 2000 debba essere rivista. Anche perché, in questi anni ci sono stati numerosi cambiamenti, che hanno riguardato anche questo ambito, basti pensare alla innovazione tecnologica: come ripeto spesso, noi non possiamo fermare il progresso, ma dobbiamo gestire e governare i processi innovativi. Per noi, sono fondamentali queste occasioni di confronto: ora, dopo questo incontro, che è servito per ascoltare le varie istanze, il nostro impegno è quello di lavorare per una proposta uniforme da parte della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative” – ha affermato il Presidente Aurigemma.
“Nell’era dell’informazione globalizzata dove i social hanno ormai sostituito le tradizionali testate giornalistiche, ecco che nella pubblica amministrazione oggi più che mai c’è bisogno che l’informazione sia affidata ai giornalisti. Figure che, nel rispetto della deontologia professionale, sono chiamati ad essere i garanti della verità, garanti quindi anche della trasparenza e credibilità delle Istituzioni nei confronti dei cittadini”, ha sottolineato Biassoni.
“L’informazione istituzionale è una tappa importante nel processo di democratizzazione dello Stato. Nel vivo, cioè, di un tumultuoso confronto politico su più temi, tutti delicati e tutti convergenti sul ruolo delle stesse Regioni: dal presidenzialismo locale al terzo mandato passando per la spinosissima questione dell’autonomia differenziata. Più che opportuna, quindi, una riflessione sui limiti e le potenzialità di quella specifica forma di informazione che attiene al rapporto tra l’Istituzione, la sua attività politico-amministrativa, e il pubblico”, ha sottolineato il giornalista Marco Demarco.
“Ciascuno di noi è oggi immerso in contesti quotidiani caratterizzati da un profluvio di informazioni, spesso inesatte, false o comunque non verificate e, addirittura, generate da forme sempre più evolute di intelligenze artificiali – ha evidenziato D’Antonio – , in questa “infosfera” complessa è importante interrogarsi sullo spazio che è riservato all’informazione istituzionale, che per sua natura – dovrebbe caratterizzarsi per canali, linguaggi e contenuti che devono rispondere a un canone di affidabilità per il cittadino”.
“L’informazione pubblica un compito molto importante perché è legato anche alla valutazione degli effetti delle politiche attive – ha evidenziato Lo Pomo – che si e’ soffermato anche sulle interazioni tea intelligenza artificiale e lavoro giornalistico e sui temi deontologici connessi”.
“La nostra professione, negli anni, è profondamente cambiata e, allo stesso modo, anche il lavoro giornalistico nelle Istituzioni confermando, però, la propria importanza e strategicità” – ha detto Lucarelli – per il quale “da un lato la legge 150 ha creato una categoria di giornalisti specializzati, dall’altra ha creato anche nuove sacche di precariato”.