I Canti polacchi sono sicuramente l’opera meno studiata ed eseguita di Chopin: i diciassette brani per pianoforte e voce furono composti nell’arco di un ventennio, tra il 1827 ed il 1847, gli anni durante i quali il giovane compositore, già particolarmente cagionevole di salute, aveva trascorso un periodo ‘forzato’ di vacanza nelle campagne polacche per una serie di cure termali. Questi piccoli esìli forzati furono fondamentali per la formazione del linguaggio musicale di Chopin e gli aprirono — o meglio — spalancarono le porte sul mondo della musica contadina che da quel momento in poi entrò silenziosamente ma vigorosamente nel lessico musicale del compositore. I Canti costituiscono un tassello fondamentale nella ricostruzione della «polonità».
Costante nell’ispirazione di questi poeti l’elemento amoroso: sono i momenti dell’incontro, dei piccoli doni (l’anello, come anche in Schumann), della felicità ineffabile, della separazione.
Innamorati della Musica è organizzata con la direzione artistica della pianista Nadia Testa e la nuova stagione si propone nella simpatica edizione “sFrutta e gratta la Nota” piena di proposte musicali innovative ed anche ricca di tante sorprese.