La Procura della Repubblica di Avellino e l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale hanno firmato un protocollo d’intesa che instaura un rapporto di stabile collaborazione tra l’autorità e l’ufficio giudiziario irpino. L’intesa è finalizzata a raggiungere alcuni obiettivi, tra questi mettere a disposizione l’expertise dell’autorità di bacino distrettuale per l’analisi e l’interpretazione dei dati già in possesso che si dovessero acquisire, volte a valutare ed approfondire situazioni di criticità e rischio ambientale penalmente rilevanti, con specifico riferimento all’area interessata dal torrente Solofrana, fornire supporto tecnico scientifico alle attività investigativo repressive, porre in essere azioni congiunte finalizzate alla tutela, alla salvaguardia, al recupero e al ripristino del patrimonio ambientale attraverso la riduzione degli impatti di natura antropica sull’ecosistema e rinaturalizzazione dell’ambiente fluviale.
La decisione di rendere sistematica tale collaborazione si inserisce nel quadro delle attività di contrasto e repressione delle condotte pregiudizievoli per l’ambiente non solo per l’ambito interessato dalla Solofrana, ma anche per quei territori che risentono dell’inquinamento del corso d’acqua e rappresenta un’importante implementazione degli strumenti a disposizione del gruppo di lavoro istituito presso la Procura di Avellino specializzato nel contrasto alle più importanti emergenze ambientali comportanti ricadute sulla salute pubblica. In particolare, l’intesa operativa con l’Autorità permetterà alla magistratura avellinese di avere una conoscenza sempre più aggiornata ed approfondita delle fonti di inquinamento, in modo da ben calibrare le priorità investigative ed indirizzare le attività di indagine verso lo spegnimento dei principali focolai incentivando, in questo modo, anche lo sviluppo di un’attività di impresa rispettosa l’ambiente.