Le eccellenze d’Irpinia protagoniste al Vinitaly nell’ambito del padiglione della Campania. Oggi a Verona l’apertura della Fiera che proseguirà sino a mercoledì 9 aprile con la presenza della collettiva guidata dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio e dai due Consorzi di tutela vini d’Irpinia e Sannio, con 111 aziende espositrici, distribuite su una superficie di 3 mila metri quadrati.
A sottolineare il valore di cui si carica l’iniziativa Teresa Bruno, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia: “Per noi la presenza al Vinitaly è di fondamentale importanza, visto che siamo circa 700 soci tra viticoltori, imbottigliatori e vinificatori: qui abbiamo l’occasione per far degustare ad un pubblico allargato i vini di tante piccole aziende che ad oggi non sono conosciute, per continuare il prosieguo delle grande qualiutà che caratterizza le nostre realtà piccole, medie e grandi. Nei nostri stand sono previste dugustazioni internazionali, dove le nostre denominazioni Fiano di Avellino e Greco di Tufo saranno poste in evidenza all’attenzione internazionale”.
“Per la nostra realtà – ha precisato all’interno dello stand Antonello Murru, direttore di Valirsannio, azienda speciale della Camera di Commercio Irpinia Sannio – il Vinitaly rappresenta l’evento più importante nell’ambito della produzione enologica. Gli oltre 110 produttori presenti quest’anno, tutti di eccellenza, incontreranno operatori qualificati internazionali per la promozione e la valorizzazione delle nostre produzioni. Sappiamo in questo momento di trovarci in un contesto globale particolare e delicato, ma con la qualità dei prodotti e la professionalità e competenza dei nostri produttori, siamo convinti di poter fronteggiare i mercati allargando magari il posizionamento in aree nelle quali non siamo ancora presenti”,
“Certamente il mercato americano è importante – ha aggiunto Murru – se si considera che oltre il 30% dell’export vinicolo dell’Irpinia e del Sannio è destinato agli Stati Uniti, ma nel 2024 siamo cresciuti di più dell’11% rispetto dell’anno precedente. Adesso dobbiamo osservare come si assesterà l’economia nell’ambito della questione dei dazi, ma siamo fiduciosi in virtù dell’industralizzazione delle nostre aziende”
“Nell’edizione 2025 del Vinitaly – le parole di Libero Rillo, presidente di Sannio Consorzio Tutela Vini – ci siamo presentati con una nuova modalità, nel senso che non veniamo qui solo per fare delle degustazioni ma per presentare quello che stiamo facendo negli ultimi anni, ossia un pacchetto quasi turistico, che prevede di portare sulla nostra realtà operatori, importatori, buyers e giornalisti per far conoscere e apprezzare tutte le bellezze del nostro territorio, quindi non solo vino ma anche prodotti tipici, arte e cultura. Il Sannio ha tante cose da raccontare e noi al Vinitaly 2025 vogliamo renderle note e pubblicizzarle”.
La sfida che lancia la Camera di Commercio Irpinia e Sannio è quella di coniugare tradizione, territorio e una visione dell’azienda e del comparto vitivinicolo proiettato al domani. Aspetti che hanno favorito “il ritorno in agricoltura di giovani generazioni”, ha dichiarato oggi in Fiera a Verona, nel giorno di apertura della rassegna internazionale, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, inaugurando il padiglione regionale. “L’amministrazione regionale – ha aggiunto – ha finanziato l’introduzione delle nuove tecnologie, accompagnando il rinnovamento delle aziende, ma senza dimenticare le tradizioni rurali, con il recupero delle produzioni storiche nell’area vesuviana, in Irpinia e Sannio. Vitigni che messi a frutto producono con risultati interessanti”. Sottolinea la volontà di sostenere “il comparto vitivinicolo della Campania, un settore cresciuto molto negli ultimi decenni, che esprime, soprattutto dal punto di vista qualitativo, tante eccellenze. Quest’anno, la nostra presenza a Verona assume un significato ancora più importante: la decisione di Trump di imporre dazi sulle nostre esportazioni, mette in difficoltà le nostre produzioni agricole, in particolare quelle legate alla produzione dei vini della Campania, che proprio verso gli Stati Uniti hanno conquistato importanti spazi di mercato. Nei prossimi giorni incontreremo i nostri produttori e insieme vogliamo mettere a punto misure e proposte per ridurre i rischi a seguito della decisione della Casa Bianca”. E in un’intervista a Repubblica chiarisce come “puoi mettere tutti i dazi che vuoi, ma se vuoi mangiare una mozzarella di bufala non la puoi produrre in laboratorio. Non è che arriva uno squinternato come Musk e fa la mozzarella di bufala. La qualità è la carta che noi dobbiamo giocare. La qualità non è esposta a concorrenza”
“L’innovazione, insieme alla biodiversità e alla qualità delle produzioni certificata da 3 Doc, 4 Docg e 1 Igp – ha sottolineato Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio di Irpinia e Sannio – costituisce uno strumento di promozione che l’ente camerale intende divulgare a Vinitaly, che va ad affiancarsi alle iniziative legate alla formazione dedicata alle imprese e all’adozione di tecnologie innovative. Un sostegno a più livello che la Camera di Commercio ritiene fondamentale soprattutto in questa fase in cui i dazi degli Usa rischiano di penalizzare una piazza strategica come quella americana, che vale il 30% del totale export”.
Partner dell’iniziativa, che presenta un corner all’interno dell’area della Camera di Commercio Irpinia Sannio, è Alex Giordano, fondatore di Rural Hack e direttore scientifico di “Storie di futuro”, che ha spiegato che “il filo conduttore delle ‘Storie di futuro 2025’ riguarderà la rete, intesa sia come comunità che come canale di comunicazione e strumento tecnologico, con le nostre imprese che si racconteranno attraverso interviste che saranno divulgate sui social e attraverso i media tradizionali”.