La comunità produttiva irpina torna protagonista con il secondo appuntamento del ciclo “Irpinia e vino. Idee per il domani” curato da “Ricerche e Studi” società di Confindustria Avellino, nell’ambito del progetto 2 V.I.TE. (Visioni per la Valorizzazione strategica Innovativa e per la rigenerazione culturale e sociale del Territorio di Montefusco ed i suoi Casali – Santa Paolina e Torrioni) finanziato dalle strategie del Pnrr dedicate all’attrattività dei borghi. L’evento si propone come un momento di confronto strategico tra istituzioni, imprese, cantine, produttori e comunità locale, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del settore e generare nuove connessioni tra formazione, ricerca e impresa.
Mercoledì 17 dicembre una intensa giornata di lavori che avrà al centro “Conoscenza e cooperazione: la filiera vitivinicola tra formazione, impresa e territorio”, che avrà inizio alle ore 9:30 presso Confindustria Avellino, in Via Palatucci 20/A.
Ad aprire i lavori sarà Emilio De Vizia, Presidente di Confindustria Avellino. La prima sessione vedrà protagonista il professor Attilio Scienza (Università degli Studi di Milano), tra i massimi esperti internazionali di viticoltura, che interverrà sul tema “Vocazione viticola ed autoctonia: sinergia o conflitto?”, affrontando una delle questioni più decisive per il futuro del vino irpino: come custodire l’identità territoriale in un contesto in rapido cambiamento.
La seconda sessione offrirà un dialogo tra esperienze d’impresa di alto livello: Marco De Matteis, CEO Pasta Armando – Gruppo De Matteis Agroalimentare, Stefano Fambri, Direttore Nosio Spa – Gruppo Mezzacorona, Ilaria Petitto, CEO Donnachiara Winery e membro del WRT – Wine Research Team
Un confronto dinamico sulle pratiche di produzione, trasformazione e promozione dei prodotti di qualità, per evidenziare modelli di collaborazione orizzontale e verticale capaci di generare valore economico e sociale per l’intero territorio.
A moderare il confronto, il giornalista Annibale Discepolo.
La coesione tra gli attori della filiera – dalle cantine alle aziende agroalimentari alle istituzioni – può diventare un vero motore di competitività, sostenibilità e identità per l’Irpinia
L’appuntamento rappresenta infatti un’occasione unica per discutere strumenti, visioni e alleanze utili a valorizzare il patrimonio enologico e rurale del territorio, con uno sguardo orientato al futuro e alle nuove generazioni.
Cantine, produttori, operatori del settore e cittadini sono invitati a partecipare per contribuire con la propria voce alla costruzione di un ecosistema vitivinicolo più forte, innovativo e consapevole.



