Sono ancora i licei i preferiti dagli studenti italiani. A sceglierli il 55,63% degli allievi. In crescita gli istituti tecnici e i professionali con il 31,66% di nuovi iscritti (contro il 30,9% dello scorso anno), i professionali il 12,72% (contro il 12,1 % dello scorso anno). E’ lo scientifico a confermare la sua leadership con oltre un’iscrizione su quattro (25,59% nelle sue tre declinazioni tradizionale, scienze applicate e sportivo), con il classico che tiene (5,34%) ormai superato quasi ovunque dall’indirizzo scienze umane (10,97% nelle due opzioni). Nei dati forniti dal ministero dell’Istruzione e del Merito a brillare è il settore economico per i tecnici (con il turismo al 3.02%), mentre tra i professionali Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera è di gran lunga in testa. Tra le novità l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale, modello “4+2”, con 1.669 iscrizioni, e i nuovi licei del “Made in Italy” con 375 iscrizioni. A rispecchiare i dati nazionali anche la provincia di Avellino.
E’ la Preside dello scientifico Mancini di Avellino Paola Gianfelice a sottolineare il buon risultato dei licei “Siamo sulla media dello scorso anno con un numero di studenti in entrata superiore a quelli in uscita. Tengono tutti e tre gli indirizzi, quello ordinario, quello internazionale e quello relativo alle scienze applicate. L’ordinario continua ad essere quello più scelto. Credo che la buona tenuta dei licei si spieghi con la consapevolezza da parte dei genitori di poter contare su una formazione al passo con i tempi, che garantisce l’accesso al mondo universitario. Lo dimostrano anche i risultati dei nostri ragazzi che si laureano con una media più alta di quella nazionale”.
A parlare di un vero boom per i tecnici in città è la preside dell’Ite Amabile di Avellino Antonella Pappalardo “Possiamo contare su 191 iscritti, abbiamo registrato quest’anno un vero e proprio boom, superando di gran lunga i 176 dello scorso anno, è stata una crescita costante, soprattutto se consideriamo che quando sono arrivata in questa scuola, il primo settembre del 2015, le iscrizioni erano 69. Il tecnico economico piace perché ha un taglio pratico, consente di acquisire consapevolezza della società, offre un’immediata spendibilità sia a livello lavorativo che universitario. Anche grazie ai percorsi di alternanza scuola lavoro, a seminari e progettualità molteplici gli studenti possono confrontarsi con professionisti del settore e toccare con mano quello che studiano”.
Numeri positivi sono quelli che arrivano anche dall’istituto tecnico tecnologico Guido Dorso. Lo spiega il professore Alberico Mitrione: “Malgrado il decremento delle nascite registriamo una crescita del nostro istituto con 200 iscritti. Ad andare per la maggiore è l’indirizzo informatico, seguito a ruota dagli altri. Credo sia stata premiata la capacità della scuola di essere al passo con le trasformazioni che caratterizzano la societa, a partire dalle nuove tecnologie sempre più parte del nostro quotidiano”
A parlare di dati incoraggianti anche la dirigente dell’Istituto omnicomprensivo di Lacedonia Rosa Cassese: “I numeri sono finalmente positivi dopo anni difficili. Speriamo di riuscire a far ripartire tutti e cinque i nostri indirizzi, il liceo classico, il liceo scienze umane, il polo professionale con gli indirizzi di manutenzione assistenza tecnica e chimico e il tecnico ad indirizzo informatico. La ricchezza della nostra scuola è nell’equilibrio tra formazione liceale e tecnico professionale, con l’offerta di indirizzi che non ci sono nelle scuole limitrofe. Siamo un territorio di confine, ma continuiamo a credere che questa possa rappresentare un’opportunità. Di qui la volontà di investire su un comitato tecnico scientifico con la presenza di rappresentanti dell’Università e delle aziende locali per curvare i nostri indirizzi sui bisogni del territorio. Un comitato che si affianca ai percorsi sull’orientamento, monitorati dall’Università di Padova con docenti come Lorella Carimani e Paola Parente, al potenziamento dei nostri laboratori e a una piattaforma didattica innovativa come la Scuola Apple”.
A porre l’accento su dati che fanno ben sperare anche il dirigente del Convitto Colletta Attilio Lieto “Siamo sui numeri degli scorsi anni con il liceo classico che tiene bene, malgrado qualche difficoltà. Buoni anche i risultati del liceo europeo. Da questo punto di vista la realtà di Avellino si differenzia dal panorama nazionale, il liceo classico continua ad essere molto amato. Le famiglie di Avellino credono nella formazione a lungo termine che è fortemente spendibile e hanno fiducia nella tradizione legata al Convitto, tradizione che ha un suo peso ed è sinonimo di autorevolezza e credibilità. Gli stessi studenti sanno che è una scuola che richiede impegno costante e duro lavoro, la selezione è automatica”