Una ricerca sul paesaggio urbano che si fa riflessione sul nostro tempo. E’ la personale di fotografia di Franco Sortini “Kenofilia-Racconti dello sguardo”, che sarà Inaugurata sabato 13 settembre alle ore 18,30 per proseguire fino al 31 ottobre presso la PIMAC – Pinacoteca d’Arte Contemporanea (Via Maggiore Vincenzo Citro, San Bartolomeo di Montoro (AV))
Il percorso, che si sviluppa dal 2020 al 2025, è stato pensato per accompagnare lo spettatore verso immagini più complesse e descrittive – molte pensate come dittici o trittici, per la loro “costruzione” visiva e cromatica – fino alle ultime composizioni, più minimaliste e metafisiche, che si “svuotano” anche del colore, fino ad evidenziare semplici tracce del paesaggio e della città.
Scrive FRANCO FONTANA: “Franco Sortini, ovvero il paesaggio come risultato della sottile alchimia che unisce la visione dell’ambiente naturale alla cultura, alle emozioni e alle sensazioni interiori del fotografo creativo. Franco Sortini, nato come grafico e pittore, poi diventato uno dei fotografi creativi che più di altri, meglio di tanti altri, “rende visibile l’invisibile”, fotografando il paesaggio urbano. Come ammette lo stesso Sortini, nel fotografare le città, gli edifici, i paesaggi urbani, coglie “nella marea delle informazioni quotidiane quegli aspetti che più riescono a delineare” la sua “idea di città, con lo scopo di una fotografia che vada oltre la semplice documentazione”, rendendo visibile l’invisibile, appunto.
Parafrasando Italo Calvino de “Le città invisibili”, “le città sono immobili. Talvolta bellissime, ma immutevoli come la pietra di cui sono fatte”. La città di Franco Sortini, “svuotata dalle persone e dalle cose”, si può presentare come “un luogo neutro”, con i suoi edifici “multipopolari” (che richiamano le strutture architettoniche dell’ex Unione Sovietica), gli spazi metafisici, immersi nel silenzio assoluto e nella più completa solitudine, dove anche le poche automobili presenti associano l’idea dell’immobilità, dell’assoluta staticità e della solitudine.
Se il paesaggio storico è quello dipinto da Ambrogio Lorenzetti nel celeberrimo “Gli effetti del Buon Governo in campagna”, dove abbiamo un sublime accatastarsi disordinato di vitigni a terrazza, ville, case più o meno estese, pascoli, aceri e boschetti, i paesaggi urbani di Franco Sortini, anche grazie alla luce abbagliante, mediterranea e ai colori morbidi e delicati – dal rosa al celeste, al paglierino, all’ocra – “tendono a somigliarsi e la globalizzazione penetra nel tessuto urbano, rendendo i luoghi sempre più simili”.
FRANCO SORTINI / BIOGRAFIA
Franco Sortini è nato nel 1958 e fin da giovanissimo si è interessato di grafica e pittura. Dal 1982 si occupa di fotografia e con Franco Fontana, indiscusso maestro della fotografia a colori, approfondisce l’interpretazione del colore e delle forme. Nel 1986 apre uno studio di fotografia commerciale e grazie a collaborazioni con importanti agenzie di comunicazione dagli anni ’90 offre i suoi servizi corporate ad una vasta clientela nazionale. Nel 1990 partecipa ai “Rencontres Internationales de la Photographie” di Arles, in Francia, dove Denis Curti lo invita ad esporre a Berlino. Nel 1995 partecipa ad una serie di mostre in Spagna, dove presenta il suo lavoro “Frammenti di Memoria”, fotografie sulla figura sviluppata con la tecnica del mosso. Nel 1995 Jean Claude Lemagny, Direttore del Dipartimento di Fotografia della Bibliotheque Nationale di Parigi, acquisisce alcune fotografie di questa serie per la collezione della biblioteca. Con Polaroid partecipa ad una serie di mostre a Parigi, alla Maison d’Italie nel 2007 e a New York nel 2008. Dal 2011 inizia una lunga ricerca sul paesaggio urbano, che lo porterà a pubblicare nel 2015 il suo primo importante libro “Un Luogo Neutro”.
Grazie alla sua particolare tecnica di ripresa le sue fotografie vengono presentate sempre con uno spirito impassibile, considerando il sottile equilibrio tra le persone e l’ambiente circostante e l’uso del colore è particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la realtà e la luce mediterranea. Lavora fotografando scene urbane focalizzandosi sulla città vuota, inseguendo il concetto rinascimentale della “città ideale”, un luogo
dove poter trovare ordine nel caos. Il suo lavoro nasce negli spazi e il grande formato gli permette di risolvere la struttura prospettica e l’impianto visivo classico, in cui prevale una prospettiva centrale, che delinea il profilo di una fabbrica, degli edifici, ma in senso più esteso quello di un’architettura. Un genere fortemente urbano dove il rigore e l’ordine costruttivo viene risolto con un colore desaturato, colore che poi ricompare con delle connotazioni, quasi delle citazioni, che giustificano una poetica tipica dell’autore stesso. Ispirato dal lavoro e dalla ricerca di Luigi Ghirri, il suo stile affonda le radici nella “Scuola di Dusseldorf”, con riferimenti a Bernd e Hilla Becher, Candida Hofer, Thomas Struth e Elger Hesser, quest’ultimo per la interpretazione del colore e per i suoi paesaggi “rarefatti”. Non mancano, in alcune sue fotografie, richiami alla composizione tipica di Edward Hopper, o alla ricerca sul territorio di Stephen Shore.
Ha esposto ampiamente le sue opere in numerose gallerie e le sue fotografie sono presenti nelle collezioni della Bibliotheque Nationale de France di Parigi, dell’Archivio AFOCO di Cordoba, della Galleria Civica di Modena, del Dipartimento di Arte Moderna dell’Università di Siena, del Museo dello Sbarco di Salerno, del FRAC Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea di Baronissi, della Collezione d’Arte Contemporanea Città di Montoro ed in molte collezioni private. Ha pubblicato diversi libri di fotografia e alcuni libri d’artista in edizioni limitate. Le sue fotografie, inoltre, sono state pubblicate su molte riviste e web magazine. Nel 2018 gli è stato assegnato il “Premio UVA – Università di Verona per l’Arte” per la Fotografia Contemporanea.
Fotografo professionista dal 1986, dal 1990 è membro effettivo dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti. Attualmente vive e lavora a Salerno.
La mostra è visitabile fino al 31 ottobre
Giorni e orari apertura:
-dal lunedì al venerdì: 9,00 /12,00 – 15/19
-sabato: 17,00 /19,00