E’ dedicato a “La Babilonese” di Antonella Cilento l’appuntamento della rassegna “Incontri in Biblioteca”, in programma il 5 aprile, alle 17, al Palazzo della Cultura di Avellino. A confrontarsi la scrittrice Emilia Cirillo e il giornalista Generoso Picone.
L’evento rientra nel Campania libri Off che propone, in vista del Campania Libri Festival che si terrà ad ottobre al Palazzo Reale di Napoli, appuntamenti letterari con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura quale elemento chiave della crescita personale e civile.
Cilento conferma il suo straordinario talento di scrittrice in cui ciascun personaggio ha un immenso dolore e un amore ardente da attraversare, e dunque da narrare. Dalla scrittura cuneiforme alla memoria dei computer, da una favolosa città antica alla Londra vittoriana fino a Napoli, che – come scrisse Malaparte – somiglierebbe a Ninive se non fosse stata distrutta, il romanzo si fa riflessione sulla fiamma della vendetta e sul valore della memoria.
Siamo a Ninive, nel VI secolo a.C. in cui la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre immutabile finché alla ziggurat reale non arriva un giovane prigioniero ebreo dagli occhi color lapislazzulo. Tra Avhiram e Libbali nasce una passione travolgente, destinata a essere scoperta con tragiche conseguenze: nel giorno in cui Avhiram viene giustiziato e le figlie della regina pagano con la vita la colpa della madre, Libbali scampa alla morte grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga nel tempo senza fine. Lei riesce a fuggire con la bambina di Avhiram e da quel momento la rincontriamo sotto altre vesti in tempi e luoghi diversi: a Cipro dove è la giovane prostituta a cui l’archeologo Henrt Layard promette il riscatto; a Napoli nel 1655 dove a innamorarsi di lei è il pittore Aniello Falcone mentre intorno a loro infuria la peste; e di nuovo a Napoli nel 1881, quando si presenta come la negromante Madame Ballu e soffia alla moglie di Layard il suo amante…
Dalla città babilonese alla Napoli di oggi una coppia fronteggia il fallimento di un progetto imprenditoriale: anche il loro destino sarà segnato dall’incontro con una giovane e luminosa ragazzina.
Antonella Cilento ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori a proporre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra i suoi libri: Asino chi legge (Guanda, 2010), Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018) e Non leggerai (Giunti, 2019). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.