92 liste presentate nei 41 comuni irpini, escludendo la città di Avellino. Chiuse le procedure burocratiche nelle segreterie comunali, è di fatto già partita la campagna elettorale.
Delle liste presentate, nessuna è accompagna da simboli di partito. Qualcuna è più identificabile in area centrosinistra, come a Montella, o Pd, come a Sant’Andrea di Conza, per il resto i nomi variano a seconda della fantasia, dei messaggi che si vogliono lanciare, o perché si continua nel solco della tradizione, e si continua con lo stesso stendardo.
In diversi comuni si è arrivati a presentare una sola lista: è il caso di Bonito, Candida, Grottolella, Melito Irpino, Taurasi: tutti sindaci uscenti che tornano in corsa, aiutati anche dall’abolizione del terzo mandato consecutivo, ma anche per l’assenza di proposte alternative. Per loro sarà facile pensare che presto torneranno a indossare la fascia tricolore, anche per la riduzione del quorum, dal 50% al 40%.
Il caso di Parolise, 638 abitanti, è emblematico, perché sono state presentate cinque liste. Ma qui, come in qualche altro piccolo comune, ben tre liste sono di non residenti, cioè di appartenenti alle forze dell’ordine che così ottengono permessi di lavoro. Una pratica osteggiata dai candidati “veri”, e dagli stessi cittadini, che vedono ostacolata la normale dialettica nel loro paese.
L’ex parroco Antonio Romano ha confermato quanto anticipato da lui stesso, ed infatti è candidato sindaco a Chiusano di San Domenico contro il sindaco uscente Carmine De Angelis.
Sempre poche le candidate sindaco, rispetto al numero di liste e di comuni impegnati verso il voto: le troviamo a Castelbaronia, Morra De Sanctis, Sant’Andrea di Conza, Torrioni, Zungoli, Carife.
Molti i sindaci uscenti che si ricandidando, quasi la stragrande maggioranza dei comuni irpini.
Di particolare importanza restano le campagne elettorali a Montoro, dove sono state presentate sette liste, per un totale di tre aspiranti sindaci, e di cui rimandiamo l’approfondimento in altro articolo. E ancora Mercogliano, con la riproposizione dell’ex sindaco Massimiliano Carullo contro l’uscente Vittorio D’Alessio e un nuovo ingresso, il docente universitario Antonio Gesualdo. Torna di scena un altro ex sindaco, questa volta a Paternopoli: anche qui tre liste: l’uscente Salvatore Cogliano si trova a dover competere con le sfide lanciate da Felice De Rienzo e Beniamino Iorio.
I molti comuni, oltre all’effetto dello spopolamento, della sfiducia nella politica, dell’assenza dei partiti, si aggiungono vecchi e nuovi rancori, divisioni, che portano a ulteriori frazionamenti e alla difficoltà di reperire nuovi candidati. Dinamiche che influiscono sul futuro delle comunità, già svuotate di tante energie che sono andate via.