La città di Avellino ricorda l’ex sindaco Antonio Di Nunno nel decimo anniversario della sua scomparsa. Il 3 gennaio, alle 18, alla chiesa di Costantinopoli, al Corso Umberto I, sarà celebrata una santa messa in suffragio di un primo cittadino che ha incarnato come pochi l’idea di bene comune. Sindaco di Avellino dal 1995 al 2003, si è spento il 3 gennaio del 2015 all’età di 68 anni. Amministratore e giornalista della Rai, ha dedicato il suo impegno alla rinascita del capoluogo, coltivando il sogno di una città giardino in cui verde e cultura potessero rappresentare i pilastri della ricostruzione. Una visione sostenibile e moderna di Avellino, che continua ad essere riferimento per gli amministratori. Dal risanamento del disastroso bilancio comunale alla lotta all’inquinamento culminata con l’approvazione del piano regolatore urbanistico “Gregotti-Cagnardi”. Isolato politicamente, scelse di dimettersi nell’autunno del 2003. Ma non ha mai smesso di credere nella politica come strumento al servizio della collettività. Una celebrazione che si carica di un valore più forte nel momento in cui la città vive un difficile momento, lacerata tra tensioni e scontri, in cui l’interesse della collettività sembra ormai essere stato messo da parte
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