“In un momento così particolare e tragico per il CNR napoletano, che pure siamo convinti possa avere un ruolo sempre più rilevante sul nostro territorio e possa progressivamente incidere in campi di azione di maggiore ampiezza, vogliamo dedicare un pensiero alla collega dell’Istituto STEMS, Maria Vittoria Prati, che era considerata un punto di riferimento negli studi sulle emissioni e sull’utilizzo di combustibili alternativi e al giovane laureando, Fulvio Filace, che era con lei al momento dell’incidente”. Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente del CNR, ha aperto con un minuto di raccoglimento e con un commosso ricordo in memoria di Maria Vittoria Prati il convegno internazionale ospitato stamane dal Suor Orsola e dedicato al tema de “L’approccio incentrato sull’uomo per il patrimonio culturale nella transizione digitale: discipline in dialogo”.
L’iniziativa organizzata insieme con l’Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del CNR, l’Università Italo-Francese e alcune delle massime istituzioni culturali e scientifiche dei due Paesi rientra nell’ambito del progetto di Cooperazione bilaterale Italo-Francese sulle scienze del patrimonio che coinvolge, tra gli altri, il CNR, la Fondation des Sciences du Patrimoine, l’Istituto Francese in Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e il Ministero della Cultura italiano.
“L’iniziativa ospitata dal Suor Orsola – ha spiegato Lucio d’Alessandro – insieme con le visite ad essa connesse in punti vitali del patrimonio culturale napoletano (dalla Biblioteca e complesso monumentale dei Girolamini al Museo e Real Bosco di Capodimonte) è la quinta di una serie di iniziative promosse nel corso di un anno, nell’ambito della cooperazione bilaterale italo-francese. Un accordo che riconosce e afferma con forza la profondità dei rapporti culturali tra Italia e Francia che, per la specificità della loro storia, rappresentano le più alte “cifre” mondiali in tema di patrimonio culturale tanto materiale quanto immateriale e sono, pertanto, in tali ambiti, delle autentiche punte di diamante mondiali per i processi di conservazione, restauro e valorizzazione“.
Un legame che i presidenti Macron e Mattarella hanno voluto rafforzare, fin dal loro primo mandato presidenziale, scegliendo Napoli per il vertice tra i governi Italia e Francia nel febbraio del 2020. “Napoli – ha evidenziato d’Alessandro – ha così assunto una funzione strategica nel rinsaldare i rapporti tra i due paesi e nel ristabilire le condizioni necessarie alla stipula del trattato del Quirinale”.
Il seminario del Suor Orsola (già disponibile on demand su www.facebook.com/unisob) con il suo articolato percorso di visite, pensato all’interno di luoghi straordinariamente ricchi di cultura, si colloca all’interno di un contesto fertile di iniziative che testimoniano e rafforzano questo vincolo: dalla seconda edizione della settimana franco-napoletana fortemente voluta dal sindaco Manfredi che si è conclusa con la piantumazione di una magnolia nei pressi del belvedere della Reggia di Capodimonte a simbolo di duratura amicizia, all’inaugurazione della mostra “Naples à Paris. Le Louvre invite le Musée de Capodimonte” che sarà ospitata in uno dei luoghi maggiormente significativi della cultura francese fino all’inizio del prossimo anno. “Dialogo comune su idee condivise – ha sottolineato il Rettore del Suor Orsola – è stato anche l’incontro di oggi, fortemente voluto da Costanza Miliani, direttrice dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del CNR, e ottimamente organizzato da Vania Virgili e Pascal Liévaux che voglio pubblicamente ringraziare”.