Alla Due Giorni del Corriere dell’Irpinia, il procuratore capo di Avellino Domenico Airoma: “Viviamo un’epoca di smarrimento profondo, trasversale, che accomuna tutti in una sensazione di disorientamento. Serve il coraggio della verità. Quando ci troviamo di fronte ad una situazione difficile, serve una franca disamina del presente. Solo questo può condurre ad una corretta indicazione della diagnosi e quindi ad una corretta cura. Quando sembra che il buio sia dominante, non serve imprecare contro l’oscurità, serve piuttosto chi accende una luce. E chi l’accende? Qui c’è la necessità di formare guide”.
“Il direttore Gianni Festa ha citato autorevoli irpini che hanno fatto la storia di questa città, ma le guide non si improvvisano, si formano. A questo può servire un giornalismo attento. Questa è forse la priorità di oggi. Il mio desiderio è che sia un problema che si ponga anche il mondo della politica. Ne abbiamo bisogno in tutti i campi e in tutti i settori. Perché come ebbe a dire Papa Giovanni Paolo II ‘i capi non si improvvisano’, soprattutto in epoca di crisi. Trascurare questo compito significa abbandonare alla deriva il corso delle vicende storiche e noi questo non lo vogliamo, neanche per Avellino”.



