Rosa Bianco
Oggi pomeriggio , presso il Caffè Hope di Avellino, si è svolto un evento di grande spessore culturale e sociale dal titolo “La famiglia al centro: le sane origini di una buona famiglia”, promosso dall’Associazione Il Bucaneve, dal Movimento Insieme per Avellino e per l’Irpinia e dall’Associazione di Promozione Sociale Avellino per il Mondo. Un incontro che non si è limitato a riflessioni teoriche, ma ha saputo toccare con profondità le radici più autentiche del vivere familiare, offrendo spunti concreti per affrontare le sfide educative e relazionali del presente.
A moderare il dibattito è stato il giornalista Gianluca Amatucci, che ha saputo guidare con equilibrio e lucidità un confronto vivace e stimolante. Tra gli interventi di spicco, quello di Pasquale Luca Nacca (Insieme per Avellino e per l’Irpinia), di Stefania Spina (Pastorale per la Famiglia – Diocesi di Avellino) e della psicologa e psicoterapeuta Marianna Patricelli, la quale ha concluso i lavori con una riflessione profonda sull’importanza della salute emotiva all’interno dei nuclei familiari.
Il Ruolo della Famiglia nella Società Contemporanea
Pasquale Luca Nacca ha aperto l’incontro sottolineando come la famiglia rappresenti la cellula fondamentale della società. In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti sociali, culturali e tecnologici, la famiglia resta il primo luogo di formazione dell’identità personale e civica. Non si tratta solo di un legame affettivo, ma di una struttura capace di trasmettere valori, etica e senso di responsabilità. Nacca ha evidenziato la necessità di politiche di sostegno che tutelino la famiglia non solo dal punto di vista economico, ma anche educativo e culturale.
Le Sfide Educative: Crescere in un Mondo Complesso
Stefania Spina ha affrontato con grande sensibilità il tema delle sfide educative contemporanee. Oggi, i genitori si trovano a dover gestire un contesto in cui i modelli educativi tradizionali si scontrano con la fluidità delle nuove dinamiche sociali. L’influenza dei media, la velocità dell’informazione e la pressione dei social network impongono una riflessione profonda sul ruolo educativo della famiglia. Spina ha ribadito l’importanza del dialogo intergenerazionale e della capacità di ascolto, strumenti essenziali per accompagnare i giovani nella costruzione di un’identità solida e consapevole.
La Salute Emotiva in Famiglia: Un Pilastro per il Benessere Comune
Marianna Patricelli ha chiuso l’incontro con un intervento centrato sulla salute emotiva come pilastro fondamentale per una famiglia sana. La psicologa ha illustrato come il benessere psicologico individuale influenzi profondamente la qualità delle relazioni familiari. Stress, ansia e difficoltà comunicative, se non affrontati adeguatamente, possono compromettere la serenità del nucleo familiare. Patricelli ha sottolineato l’importanza di creare spazi di dialogo autentico, dove ogni membro della famiglia possa sentirsi accolto e ascoltato senza giudizio. L’educazione emotiva, ha affermato, dovrebbe essere parte integrante del percorso formativo di ogni individuo, fin dall’infanzia.
Una Riflessione Finale: La Famiglia come Spazio di Cura e Crescita
L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa per riscoprire il valore della famiglia non solo come struttura privata, ma come comunità educante e generatrice di coesione sociale. In un mondo sempre più frammentato, il ritorno alle “sane origini” della famiglia non significa nostalgia del passato, bensì la riscoperta di quei principi universali – come l’amore, il rispetto, la responsabilità – che possono guidare la costruzione di un futuro più umano e solidale.
Le parole dei relatori hanno tracciato un percorso di speranza e impegno, ricordandoci che il cambiamento sociale inizia proprio da lì, da quel luogo intimo e potente che chiamiamo famiglia. Un luogo in cui si impara a vivere non solo per sé stessi, ma insieme e per gli altri.