“Quattro anni e mezzo densissimi e intensi. Ricordo di essere arrivata poco prima che cominciasse la pandemia da Covid. E poi ci sono state tante altre emergenza: gli ucraini, gli afghani, la ripresa dal Covid e tutte le problematiche della pandemia. E ancora: abbiamo stipulato intese per la sicurezza sui luoghi di lavoro e contro la violenza sulle donne, per favorire i giovani”. Il prefetto Paola Spena, dopo la nomina a Commissario straordinario per il recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata, saluta l’Irpinia e fa un bilancio dell’attività svolta.
“Tre cose – racconta – riassumono il mio impegno: il raccordo tra i livelli territoriali, il coordinamento con le forze dell’ordine e le istituzioni, e la battaglia per legalità. Tutto questo – continua – è stato fatto lavorando insieme, vicini al territorio. Abbiamo favorito dialogo e ascolto con le persone, le associazioni, le parti sociali”. Tante le autorità istituzionali e religiose, i politici, i rappresentanti delle associazioni presenti alla cerimonia di questa sera a Palazzo di Governo.
Spena sottolinea la grande attenzione che c’è stata rispetto “ai tentativi della criminalità organizzata di interferire e colpire un territorio fondamentalmente sano, sia sotto il profilo delle imprese sia sotto quello delle amministrazioni. Abbiamo lavorato con impegno e una serie di risultati si sono visti”.
“Vi lascio – continua il prefetto – con un G7 (dei ministri dell’Interno ad ottobre a Mirabella ndr) alle porte e con una stazione Hirpinia che diventa sempre più vicina. Lascio una bella squadra in prefettura con cui abbiamo vissuto momenti indimenticabili. È stata un’esperienza che mi ha arricchito molto – dice commossa Spena -, credo di lasciare non solo un territorio ma anche tante persone amiche e la traccia di uno sforzo a tutela di una comunità che mi è profondamente cara, a cui ho dedicato davvero il mio cuore e che mi porterò dentro per tutto il resto del mio percorso, che sarà nuovo ma proprio perché riguarda i beni confiscati alla criminalità credo che mi consentirà di mantenere un rapporto con questo territorio”.
Spena lancia un appello ai giovani: “Li invito a rimanere qui perché ci sono tante opportunità e risorse e un’ottima scuola. Ci sono opportunità di sviluppo, di fare famiglia in uno straordinario territorio, di contrastare lo spopolamento e la denatalità, che sono forse tra i temi più drammatici che stiamo affrontando. Credo che con la fiducia, il rispetto delle regole e la passione per questo territorio si possa fare tanto”.
E il Prefetto parla pure delle inchieste che riguardano il Comune: “Trovo molto importante che in questo contesto, che sicuramente preoccupa, presto ci siano le elezioni. Questo consente ai cittadini di poter subito fare una scelta e affidarsi a coloro che ritengono meritevoli della loro considerazione. Il mio appello è quello di andare a votare. Sono convinta che, raccogliendo le forze, gli avellinesi troveranno chi potrà rappresentare al meglio le loro esigenze, chi sarà coerente con questo territorio che merita di andare avanti. In questo tempo una gestione commissariale consente di tenere un tono basso e agevolare la campagna elettorale e la crescita della comunità”.
Unico rammarico il centro per l’autismo di Valle: “Mi dispiace di non aver assistito all’apertura della struttura. Ho tenuto tantissimi incontri e ho cercato di far convergere due posizioni che, per ragioni legittime, hanno poi mantenuto la loro impostazione. Sono convinta che chi assumerà la guida del Comune avrà tra gli obiettivi prioritari questo, perché è davvero un peccato che per poco non si concretizzi un bisogno che ormai è quasi ventennale e sul quale mi sono impegnata. Sono certa che anche chi verrà dopo di me si impegnerà affinché la risposta alle fasce fragili sia parte del nostro Dna e trovi concreta applicazione. Non bisogna arrendersi, anche se l’obiettivo non è ancora stato realizzato. Spero che quando sarà raggiunto ci possa essere anche io”.