Sabato 7 Giugno si è svolta, nella Chiesa parrocchiale Maria S.S. del Carmine di Montefredane, la presentazione del libro per Padre Vittorino Grossi “Novant’anni nella luce di Agostino”, volume curato dal Prof. Antonio Polidoro e con prefazione di Padre Alejandro Morale Anton, Priore generale dell’ordine degli Agostiniani. L’evento è stato accolto con molto entusiasmo dai cittadini di Montefredane, da sempre molto affezionati all’illustre concittadino agostiniano, e promosso con grande fervore dal sindaco di Montefredane Avv. Ciro Aquino e da tutta l’amministrazione comunale. Hanno presenziato anche tutti i presbiteri montefredanesi, ricordando che questo territorio ha, da sempre, visto germogliare un elevato numero di vocazioni.
Il curatore del volume Prof. Polidoro e gli ospiti della serata si sono definiti come dei portavoce dell’opere significative di Padre Vittorino, pur sottolineando sempre quell’umiltà che ha contraddistinto sempre il suo cammino spirituale. Nonostante i grandi traguardi teologici dell’Agostiniano, egli si è sempre fatto promotore del messaggio insito nel Concilio Vaticano II: mettere la spiritualità al servizio della gente.
Padre Vittorino è ritornato, per l’occasione, nella Chiesa che ha ospitato il suo Battesimo e i primi passi del suo cammino di fede e, come ha ricordato Don Antonio Dente, parroco di Montefredane, dove ritorna ogni 16 luglio, in occasione della festa della Madonna del Carmine, per dispensare sorrisi e parole di speranza alla sua amata comunità.
Il sindaco Avv. Ciro Aquino ha espresso la sua riconoscenza verso l’Agostiniano definendolo una di quelle tracce che hanno segnato la storia del Paese, pertanto un sindaco come un “umile artigiano della politica locale” non può fare altro che recuperare la storia di queste personalità esemplari per dare luce a chi ha dato e darà lustro, a sua volta con grande orgoglio, ad un piccolo territorio di periferia.
A seguire c’è stato l’intervento del giornalista Rai e docente di Filosofia Morale all’Università Europea di Roma Prof. Antonio Scoppettuolo, il quale citando proprio un articolo di Padre Vittorino ha definito la sua come una vocazione messa al servizio di tutti e che quindi si è fatta realmente concreta. Ognuno nella Città Terrena, proprio come sosteneva Agostino, è chiamato a fare il proprio dovere portando avanti con fede la propria vocazione, parole che sembrano lontane dai nostri tempi macchiati da guerre, sofferenza e uomini che sempre più spesso si sottraggono ai propri doveri. Eppure Padre Vittorino rappresenta quel modello alternativo di vita non intaccato dai semi del male, di conseguenza diventa un dovere recuperare la sua storia.
Durante la presentazione è stato presentato anche uno studio condotto dal Prof. Francesco Barra sulle origini antichissime della famiglia Grossi (di cui si attesta la presenza sul territorio di Montefredane fin dal XVII secolo), un modo per testimoniare la vicinanza e l’affezione dello storico per Padre Vittorino.
Non è mancato, durante la cerimonia, anche un momento musicale di altissimo livello che ha visto fondersi la meravigliosa voce della soprano Maria Canfora, titolare anche di una trasmissione per la Rai e amica del festeggiato, con il magistrale accompagnamento musicale dell’organista della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Mirabella Eclano Maria Scala.
Mons. Antonio Dente, nel suo intervento, ha ricordato le semplici parole di Padre Vittorino in occasione del Primo Convegno Ecclesiale a Serino nel 1973: “non perdete l’entusiasmo”. Questo riassume perfettamente il modo di vedere la teologia per l’Agostiniano, la quale va intesa come una tradizione vivente e che crea a sua volta tradizioni. Questo fa di Padre Vittorino non un semplice maestro, ma un uomo capace di far emergere i punti di forza del fedele, ma anche un uomo che si pone in ascolto delle preoccupazioni della sua gente.
Don Sabino Accomando ha riassunto l’operato pastorale di Padre Vittorino con due termini: pazienza e autenticità. Ha, inoltre, sottolineato come non sia mai stato un uomo legato a ciò che è stato, ma è sempre stato più propenso ad anticipare la realtà con la sua semplicità. Insomma ha tracciato il racconto di un uomo di fede che ha dato tutto ciò che poteva senza mai aspettarsi neppure un segno di riconoscenza.
Anche il poeta montefredanese Italo Giordano ha letto dei passi dedicati a Padre Vittorino per ringraziarlo per quanto dato da lui alla comunità e per rendere i montefredanesi sempre più orgogliosi del proprio Paese.
Infine è intervenuto lo stesso Padre Vittorino, il quale, ancora una volta, ha dato dimostrazione della sua grande umiltà parlando della sua vita come una benedizione che non meritava. Inoltre, in quanto uomo di grande spiritualità, non è mancato un accenno alla Festa dello Spirito Santo (domenica 8 giugno) definendola la celebrazione dell’amore incondizionato di Dio verso i suoi figli. È stato, poi, dato in dono all’Agostiniano un quadro raffigurante la Madonna del Carmine come segno del legame profondo con le sue origini e, in particolare, con la parrocchia di Montefredane.
Padre Vittorino ha poi concluso la presentazione invocando la benedizione del Signore su tutti i presenti e ringraziando tutti per l’immenso affetto ricevuto.
Anna Maria Petruzzi