Un abbraccio come fratelli con i molisani per condividere un dramma diffuso che è diventata emergenza nazionale, lo spopolamento delle aree interne.
A Campobasso, nella sede della Regione Molise, la Svimar, l’associazione per lo sviluppo delle aree interne del Mezzogiorno, ha incontrato amministratori ed esponenti istituzionali. Un proficuo incontro, quello con l’assessore alla Mobilità Michele Marone, reso possibile grazie a Gaspero Di Lisa, già assessore regionale ai lavori pubblici della regione Molise nonchè delegato Svimar per il Molise.
Erano presenti il presidente Giacomo Rosa, il vicepresidente Pietro Calabrese e il responsabile enti locali Michele Laurino, i quali hanno ribadito l’urgente necessità di riaprire all’ esercizio le tratte ferroviarie chiuse e sospese, iniziando con i treni storico-turistici per far scoprire le bellezze architettoniche, storiche e paesaggistiche del nostro Sud e in questo caso del Molise, nel cui territorio le linee Campobasso -Termoli e Campobasso-Benevento aspettano il passaggio del treno per liberare dall’isolamento questa bellissima regione, che vanta anche la presenza del Parco Nazionale del Matese di recente istituzione.
Il turismo lento, culturale, storico, paesaggistico, gastronomico, è una realtà già diffusa nelle aree interne, dal Nord al Sud, ma ha bisogno di maggiore impulso. Gli esponenti della Svimar hanno sottolineato anche in questa occasione in Molise, come nelle tante tappe nelle regioni del Mezzogiorno, come i treni storici possano essere portatori di nuove prospettive di sviluppo: il direttore della Fondazione FS Luigi Francesco Cantamessa e il direttore del Museo di Pietrarsa Oreste Orvitti stanno fortemente sostenendo questo processo, inteso a far conoscere l’Italia minore, quella dei castelli, delle rocche, dei palazzi gentilizi, delle masserie fortificate, che rendono la nostra Italia unica per la sua grande bellezza.
Il viaggio si concluderà agli inizi di settembre presso il museo di Pietrarsa con la convocazione degli assessori alla Mobilità delle regioni del Sud, per dar vita a progetti condivisi forieri di ulteriori sviluppi.