Rende omaggio al Maestro Roberto De Simone la Zeza di Bellizzi, guidata da Ennio Spartano. Lo fa con una santa messa di suffragio, in programma lunedì 14 aprile, alle 18, nella chiesa madre di Bellizzi. Ogni gruppo parteciperà con i propri colori e i propri stendardi. Un omaggio fortemente sentito a chi aveva saputo valorizzare la tradizione della zeza, facendola conoscere in tutti il mondo, inserendola anche nel suo capolavoro, la Gatta Cenerentola. “Era forte ed indissolubile il legame tra la nostra Zeza e l’etnomusicologo Roberto De Simone, il quale affermava che conoscere la Zeza di Bellizzi significa conoscere meglio “i segreti” della maschera partenopea e cosa la tradizione custodisca. In più occasioni non ha esitato a definirla “unica ed inimitabile” non a caso ne estrapolò musica e testi, i quali furono riportati nella sua opera “Carnevale si chiama Vincenzo” e furono anche protagonisti al Festival dei due Mondi di Spoleto nella Celebre Gatta Cenerentola. “La Zeza” spiegava De Simone “è espressione dell’agire teatrale, che non è da intendersi come segno o cultura del divertimento ma come espressione di una collettività che rappresenta se stessa nello spazio e nel tempo”.
Un amore reciproco era il nostro e fu un onore per noi insignirlo nel Febbraio 2018 del nostro premio Terra di Zeza. La vita è un palcoscenico e arriverà per tutti il giorno in cui si spegneranno le luci e calerà il sipario, ma quelli come Roberto che hanno lasciato un segno continueranno a vivere nella memoria di tutti noi, perchè è anche questo il senso della nostra tradizione, ricordare al suono di ogni nota chi l’ha amata e chi nel suo piccolo o in maniera più plateale ha fatto in modo che nel tempo fosse resa sempre più forte e mai dimenticata! Ti siamo grati Roberto, oggi e per sempre!”