E’ una riflessione sul valore del cinema come spazio di condivisione, palestra capace di lasciare tracce profonde, accendere sogni e nuove visioni a caratterizzare l’ultima serata del festival Laceno d’oro, nella cornice del Partenio. Dal video dedicato a Paola Di Milia, insegnante, appassionata di cinema, presenza fissa al festival, alla proiezione di Catch di Paolo Spagnuolo, nella quale rivive la storia di Angelo e Pasquale Giusto, lottatori di Fontanarosa. Un omaggio, quello dedicato a Paola, che sceglie di partire dal suo legame con il cinema e il festival Laceno d’oro. Un legame maturato fin da quando frequentava le scuole medie, grazie alla sezione della rassegna per le scuole, rafforzatasi con esperienze di giovani visionari e concreti come lo Zia Lidia e diventato autentico rito collettivo, capace di restituire nuova linfa, di allargare il cuore e la mente. Un video introdotto da Tonino Spagnuolo e dalle brevi testimonianza della sorella Lucia, delle amiche Manuela Flores e Floriana Guerriero per ricordare quanto rassegne come il Laceno d’oro finiscano per incidere sulla vita dei singoli.
E’ stata, poi, la volta di Catch di Paolo Spagnuolo, ritratto dei fratelli Angelo e Pasquale Giusto di Fontanarosa. A raccontare la propria storia lo stesso Pasquale, irresistibile nella sua narrazione, dalla scelta di emigrare in Sud America, in Venezuela, al mondo della lotta, dove riusciranno a farsi strada, fino ai primi passi nel mondo del cinema con Angelo che diventerà una controfigura, dopo essere stato un campione, con partecipazioni a film di Fellini. Una storia ricostruita anche da un altro punto di vista, quella del Drago, protagonista del panorama attuale della lotta libera “prima ancora che il wrestling apparisse in TV , esisteva già la lotta libera in Italia, uno sport su cui è caduta una vera damnatio memoriae”. Sono Paolo Spagnuolo e il direttore della fotografia Domenico Pastore a spiegare come siano venuti a conoscenza di questa storia. “Era stato Paolo Speranza a segnalarci l’esistenza di questi due fratelli che erano anche comparse in alcuni film. Poi un altro amico mi ha messo in contatto con il Drago che mi ha aiutato a intervistare Pasquale. Fondamentali le immagini dell’Archivio Luce per ricostruire una pagina della nostra storia. Dalle gare di Catch a 4 con i due fratelli, autentuci acrobwti, ai successi che li avevano consacrati campioni. Poi, la scelta di Pasquale di sposarsi e lasciare il mondo della lotta per fare il cuoco, tornando in Italia a Fontanarosa”. E quindi Tonino Spagnuolo a ribadire la scelta di non snaturare il festival “Abbiamo visto tanti festival morire quando la politica ci ha messo le mani. Noi cerchiamo di difendere lo spirito del Laceno doro. Abbiamo perfezionato le proiezione di film all’Eliseo e siamo certi che nei prossimi giorni ci potrebbe essere la svolta con la chiamata delle associazioni da parte del commissario”.




