Valle Ufita – Il primo anno, alla Menarinibus, è andato. E con il nuovo proprietario, la Seri Industrial di Vittorio Civitillo, ha passato l’esame. Quello di ieri, al ministero delle imprese e del made in Italy, dove l’imprenditore era stato chiamato perché rendesse conto del piano industriale. Alla presenza dei sindacati e di Invitalia, l’ad della fabbrica in cui si costruiscono gli autobus, ha in qualche modo rassicurato e confermato le premesse della vigilia. Tutte positive. A valle Ufita si sta producendo con regolarità: due autobus al giorno, completati. Significa il doppio della produzione rispetto all’anno scorso. Tra i sindacati presenti, la Fismic di Giuseppe Zaolino ha chiesto di alcuni settori”in passato molto delicati – dice il segretario provinciale, per esempio il rapporto con l’esterno, l’indotto, i fornitori”, se fosse cambiato qualcosa. L’azienda ha, intanto, confermato che qualcosa è cambiato: fornitori cambiati e modificati i controlli di tutto quello che entra nello stabilimento. Cosa che avrebbe portato ad un risparmio di otto milioni di euro. Un’altra voce attraverso la quale si sottolineava il risparmio è quella che riguarda altri milioni, due e mezzo, di consulenze, sopratutto in ingegneria.”Sono state portate a casa( a Flumeri, ndr) da Bologna. Il segretario provinciale della Fismic le chiama”uscite strane” che sarebbero, quindi, terminate.I debiti, però, restano? Ammontano a 300 milioni di euro”in quattro anni di perdite. Le storie nebulose del passato cominciano però ad essere verificate e registrate – ancora Zaolino -“. Allo stabilimento di Flumeri ci sono 460 tute blu si comincia a rialzare la testa:” Andando per gradi la ripresa c’è. Soltanto in undici sono interinali mentre gli altri sono stati portati in organico con contratti tempo determinato”. Per Zaolino”un passo in avanti verso la stabilizzazione. Insomma pare ci siano tutti i presupposti per un rilancio”. In merito alla collaborazione con i cinesi della Geely Ind. è ancora tecnica.”Ma importante – aggiunge la Fismic -“. Il supporto della tecnologia che viene dall’Oriente consentirà di lavorare l’intercity, l’extra urbano che completa la gamma çdei 12 e 18 metri. La differenza sta nel pianale, più basso. Ma ci sono altri progetti, il più importante dei quali è quello che si farà con la regione Campania, Acamir, Università Federico II e Air Campania. Un nuovo prodotto, un bus elettrico con batterie incorporate nel pianale, di ultima generazione.”Tra sperimentazione, produzione regolare e novità – dice ancora Giuseppe Zaolino – nel primo semestre di quest’anno si è arrivati ad un gestione in positivo. Fermo restando le incrostazioni del passato. Ed è questa la svolta”. La”cura Civitillo” starebbe funzionando.”È stato possibile anche grazie all’impegno dei lavoratori di Flumeri, in particolare”. E già pensa ai prossimi incontri con i vertici di Menarini.”Dobbiamo pensare ad un ringiovanimento degli organici ed anche ad un miglioramento della busta paga – conclude il sindacalista – perché se i lavoratori hanno lottato per garantirsi il posto di lavoro adesso dobbiamo migliorare migliorare le loro condizioni di vita. Finalmente parliamo di creazione di ricchezza e non più di assistenzialismo politico. Trecento milioni di euro buttati dalla finestra , nelle precedenti gestioni, oggi consentono di parlare di una privatizzazione che sta funzionando”.