E’ un appello alla pace quello che lancia il vescovo della diocesi di Ariano e Lacedonia Sergio Melillo “Il nostro mondo continua ad essere segnato da violenze, divisioni e guerre che feriscono la dignità umana e oscurano la speranza. In questi giorni il pensiero di tutti noi e la nostra sollecitudine di cristiani vanno in modo speciale a Gaza, terra già martoriata da lunghi anni di conflitti, che vive da mesi una tragica escalation di violenze. Tanti innocenti, uomini, donne e bambini, soffrono e muoiono. Il grido di dolore che si leva da quella terra ci interpella e non può lasciarci indifferenti. Vi chiedo, pertanto, di fare della prossima Veglia di Pentecoste, che celebreremo insieme nelle nostre parrocchie e comunità, un’occasione intensa di preghiera per il dono della pace in Terra santa. Preghiamo con le parole e con il cuore. Preghiamo perché le armi tacciano, perché i cuori si aprano al dialogo, perchè si scelgano strade di riconciliazione e giustizia. Dinanzi all’orrore della guerra l’inerzia della comunità internazionale rattrista l’animo e mostra l’assuefazione al dilagare della logica di potenza, della realpolitick più cinica, che esalta la forza militare e irride chi crede nella forza della diplomazia e della pace. Mi tornano alla mente le parole di Papa Leone che, appena eletto, rivolse al mondo un appello quantomai attuale: “una pace disarmata, una pace disarmante, umile e perseverante”. E’ questa la pace che dobbiamo chiedere allo Spirito: una pace che nasce dalla conversione interiore, che smonta i meccanismi di odio e vendetta, che si costruisce giorno dopo giorno nella semplicità e nella tenacia dell’amore evangelico”. Di qui l’invito a parroci e gruppi religiosi a inserire in modo esplicito questa intenzione nelle preghiere della Veglia e in tutte le celebrazioni della Solennità di Pentecoste “Chiediamo insieme il miracolo della pace. Che il soffio potente dello Spirito rinnovi la faccia della terra e tocchi i cuori di chi ha il potere di decidere le sorti dei popoli”