La figura di Giuseppe Dossetti con il suo percorso di vita, la sua vicenda politica ed il suo messaggio ancora oggi di grande attualità è stata al centro dell’incontro di presentazione del libro di Luigi Giorgi “Giuseppe Dossetti, la politica come missione” promosso ieri pomeriggio a Benevento, presso la sede del CSV Irpinia Sannio ETS dal Laboratorio per la Felicità pubblica.
Dopo i saluti del consigliere del CSV Irpinia Sannio ETS Pasquale Orlando sono intervenuti Ettore Rossi, coordinatore del Laboratorio per la Felicità Pubblica; Argia Albanese, presidente del Movimento politico per l’Unità Italia; e Luigi Giorgi, coordinatore delle attività culturali dell’Istituto Luigi Sturzo ed autore del libro. Numerosi gli interventi da parte del pubblico e dei rappresentanti degli ETS presenti in sala.
«Questo incontro – ha spiegato l’autore – nasce dall’invito di Ettore Rossi, del Laboratorio per la Felicità pubblica, nel tentativo di attualizzare e divulgare un messaggio come quello di Dossetti, di una figura ormai del secolo scorso ma che con la sua attività può ancora dire molto al mondo attuale, all’Italia di adesso e ad un Meridione con le problematiche, le possibilità ed i limiti di questo territorio».
«Il libro – ha quindi aggiunto Giorgi – vuole rendere accessibile, in modo approfondito, una biografia come quella di Dossetti che ha attraversato tutto il ‘900 da protagonista. Un uomo. politico che ha vissuto la sua vocazione di cristiano nella storia».
«Come Centro Servizi per il Volontariato – ha sottolineato invece il consigliere del CSV Pasquale Orlando – è molto importate ospitare questo tipo di incontri perché bisogna iniziare nuovamente a pensare, a riflettere e fare in modo che l’azione del volontariato sia fatta su presupposti importanti, valoriali, culturali e quindi guardare alla figure come Giuseppe Dossetti che ha scelto la politica come missione per i più deboli, per cambiare il Paese, per andare avanti nella società moderna in fratellanza ed unità».
«Abbiamo pensato di offrire al territorio – queste le parole del coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica Ettore Rossi – la presentazione di questo libro molto bello perché riteniamo che approfondire la sua figura ed il suo pensiero possa essere di grande ispirazione per chi voglia impegnarsi oggi per la società, per il bene comune, nella politica, perché leggendo il libro cogliamo tanti aspetti davvero interessanti. Prima di tutto l’idea della politica al servizio dei più deboli e dei più poveri, e poi la fede che ispira la politica e questa grande capacità di un gruppo di giovani di intellettuali e politici di avere, nella fase costituente ed in quella successiva, un’idea avanzata della politica. I dossettiani erano l’area della Democrazia Cristiana che aveva una propensione per le politiche orientate al progresso ed al benessere delle persone, oggi diremmo pensate per costruire felicità pubblica. C’è poi l’idea di Dossetti che la politica non dovesse essere un mestiere, ma uno spazio temporale limitato che una persona dedica a questo tipo di impegno. Dossetti è stato anche un innovatore nella sua fase in cui si è candidato capolista al Comune di Bologna dove con il “libro bianco”, il programma di governo presentato per la città, un esempio molto avanzato di una proposta programmatica per lo sviluppo di una città davvero interessante da cui ancora adesso si potrebbero attingere tanti elementi, ed eravamo negli anni ’50».
«C’è poi – ha concluso Ettore Rossi – il ruolo svolto dal punto di vista religioso, nella sua dimensione monastica, nel Concilio Vaticano II, dove ha riflettuto tanto sui temi della Chiesa dei poveri, della pace, e poi il ritorno alle questioni della politica negli anni ’90, quando lui intravedeva il rischio della messa in discussione della Costituzione. Sono temi davvero attuali e rispetto ai quali chi vuole impegnarsi può trovare e può attingere tante indicazioni anche leggendo il libro di Luigi Giorgi».
L’intervento di Argia Albanese ha indagato in profondità l’attualità del suo pensiero: «Per Dossetti la ricerca della felicità è coincisa con il bene comune. Il libro molto intenso, per capire la vocazione alla politica, una chiamata ad una vita impegnativa per gli altri. L’attualità di Dossetti è da una parte l’attaccamento alla Costituzione, ad una politica per i poveri e gli ultimi, l’aver percorso tanti anni fa processi di partecipazione dal basso, la città che partecipa nell’esperienza della campagna elettorale amministrativa a Bologna, ma è anche la novità del metodo con cui approcciarsi ai problemi, cioè lo studio e parlare dopo aver conosciuto e capito. L’esperienza del Libro bianco della città di Bologna, per gli anni Cinquanta è stata rivoluzionaria. Un altro libro bianco che possiamo ricordare, molti anni dopo, è quello di Jacques Delors che ha lanciato lo sviluppo dell’Unione Europea. L’attualità di Dossetti è per me soprattutto, nella spiritualità che ha portato nell’agire politico. La profonda crisi della democrazia che stiamo vivendo, la povertà della politica e delle sue risposte, è soprattutto una crisi di ricerca di senso, di una finalità etica della politica stessa».