di Virgilio Iandiorio
Oggi pomeriggio, 8 agosto, la Chiesa Parrocchiale di Manocalzati non è riuscita a contenere le tante persone venute a rendere l’estremo saluto a Luana Pacia, scomparsa prematuramente e in giovane età. Moglie di Sabino De Benedetto e madre del giovane Gianmarco, Luana era figlia di Ulderico, che è stato assessore del Comune di Atripalda, e della sig. a Nuria Vila Romagosa; e aveva due sorelle, Ilenia e Astrid.
Se, oggi, ne parlo è perché la sua presenza la sento vicina, come se Luana non fosse andata via. “Aggiungi ancora – diceva un poeta di Venosa mezzo millennio fa- che i volti rimangono impressi nel cuore memore/ e anche se visti una sola volta, non si dimenticano mai”. E la modestia, che Tu, Luana, hai sempre mostrato in vita, potrà non essere contenta che io parli di te con la voce dei media ad un pubblico certamente più vasto di quello del tuo paese. La tua partecipazione attiva, fino a quando hai potuto, all’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione di Manocalzati è il segno tangibile del tuo sentimento religioso e della tua disponibilità all’amicizia. E l’amicizia non si può tacere, perché è il bene più grande che uno riesce a conquistarsi; essa è la voce della speranza della comunità, perché fa acquisire un nuovo modo di stare insieme, facendoci riscoprire quello che ci unisce non quello che ci divide.
Che il Signore ti accolga nella sua gloria.