Si fa rilettura della lezione di Sant’Agostino il volume di Armando Bisogno ‘’Il racconto fragile. Le Confessiones di Agostino’’, in collaborazione con la Società Filosofica Italiana (SFI). Sarà presentato il 12 marzo, alle 17, presso la Biblioteca provinciale di Avellino.
“L’insegnamento che Sant’Agostino ha lasciato – spiega Bisogno – è che una comunità è tanto più forte se è capace di accogliere e accompagnare le fragilità di tutti i suoi membri. La fragilità diventa così la vera protagonista delle Confessiones ma, soprattutto, appare pagina dopo pagina come l’unico collante possibile di una comunità. Perché solo il riconoscimento, da parte di tutti gli uomini, della comune condizione di fragilità permette di ripudiare la violenza e di scegliere la tolleranza. Il Dio cristiano – spiega Bisogno – fa infatti breccia nel suo animo imbevuto di filosofia proprio perché non si pone come mèta di una ascesa intellettuale solo umana che, in quanto tale, resterebbe irraggiungibile come è per definizione la trascendenza; non è un oggetto che resta nel suo altrove e al quale ogni filosofo tende semplicemente con le sue forze. Il Dio cristiano si muove verso gli uomini e si fa loro vicino; sceglie di raccontarsi nelle Scritture, di manifestarsi nelle regole ordinate del mondo ma, soprattutto, di incarnarsi, di farsi umile e mortale, di assumere la condizione umana in una sorta di teo-umanesimo della fragilità”.
Armando Bisogno è professore ordinario di Storia della filosofia medievale all’Università di Salerno. Specialista del pensiero altomedievale e di Agostino, è da tempo impegnato nella riflessione sulle digital humanities e sui temi legati alla scienza aperta e pubblica, confluiti nel progetto Youmanities.
Il programma, ideato e promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento Tecnico- Scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca “S. e G. Capone”, si inserisce nelle attività di promozione e valorizzazione della Biblioteca.