E’ dedicato al ruolo delle donne nella battaglia del Sud per il diritto all’istruzione l’incontro in programma il 14 dicembre, alle 10, al Circolo della Stampa di Avellino. Punto di partenza del confronto “Donne e Istruzione del Sud: Volti e storie della Questione Meridionale” il nuovo volume di Paolo Saggese: La Scuola e la “Questione Meridionale” nel primo secolo dell’Unità Nazionale (vol. II). Interverranno Paolino Marotta (Presidente Associazione “Orizzonti”) – Giovanni Sasso (Presidente Società Filosofica Italiana – Avellino) – Monia Gaita (Poetessa) – Mirella Napodano (Presidente Associazione “Amica Sofia”) – Paolo Saggese (Autore) Modera: Gianluca Amatucci Un’occasione unica per riflettere su storie, dati e volti che raccontano il Sud Italia attraverso il prisma dell’istruzione, con un approfondimentoL su Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
L’opera di Paolo Saggese approfondisce il ruolo di diverse protagoniste della storia dell’istruzione meridionale, tra le quali Anna Lorenzetto, figura pionieristica nella lotta contro l’analfabetismo attraverso il suo lavoro instancabile nelle scuole lucane, Jessie White Mario, la cronista della miseria napoletana post-unitaria, e Maria Giacobbe: la maestra che nel cuore della Barbagia, come narrato nel celebre Diario di una maestrina, ha lottato contro l’analfabetismo e il pregiudizio.
La discussione tra i relatori non sarà solo un’analisi storica, ma un’occasione per interrogarsi sul presente e sul futuro di un territorio che ha ancora bisogno di costruire pari opportunità attraverso l’istruzione e la cultura. Le storie di queste donne, unite a quelle di intere comunità educanti, sono un monito e un esempio: dimostrano che l’istruzione è il primo passo per una reale emancipazione sociale e culturale.
Una riflessione a tutto campo sulle contraddizioni mai sanate che restituiscono un divario ancora forte tra studenti del Nord e del Sud, ricostruisce le origini di questo divario, già evidente all’indomani dell’Unità e l’attenta analisi del legame tra arretratezza economica del Sud e povertà educativa consegnata da studiosi come Umberto Zanotti Bianco, tra gli animatori dell’Animi, Carlo Levi, Rocco Scotellaro e Manlio Rossi Doria. Ad emergere la consapevolezza delle responsabilità di una classe dirigente incapace di sollevare le popolazioni meridionali dalla loro condizione di marginalità attraverso l’istruzione, in una società contadina in cui le aule e i docenti mancavano, non c’era consapevolezza del valore dell’istruzione e le stesse discipline scolastiche apparivano estranee alla vita quotidiana. Importantissima sarà l’azione portata avanti dall’Unla-Unione nazionale lotta contro l’alfabetismo con la nascita dei centri di cultura popolare per combattere l’analfabetismo. Da Scotellaro a Rossi Doria, Saggese mette in evidenza come ad accomunare la riflessione dei diversi studiosi sia la convinzione che solo attraverso la promozione di una scuola di qualità sia possibile rilanciare il Mezzogiorno, una sfida a cui sono chiamati anche governi e istituzioni oggi