Un Puc sovradimensionato, no alla previsione di 400 nuove abitazioni, sì alle attrezzature pubbliche, ai servizi. Sono alcune delle linee tracciate dalle forze che non si ritrovano nel Piano urbanistico approvato dalla Giunta del sindaco Paolo Spagnuolo. Domenica mattina quelle stesse forze si ritroveranno a parlarne pubblicamente, dopo questa fase in cui sono state prodotte e presentate 63 osservazioni.
Sono gli esponenti delle forze politiche che hanno già firmato un documento in cui spiegano le ragioni delle loro posizioni contrarie a questo piano: si tratta di Giuseppe Spagnuolo, capogruppo del gruppo consiliare “Atripalda Futura”, con i consiglieri Nancy Palladino e Mirko Musto, Roberto Renzulli, consigliere comunale del gruppo “ABC – Atripalda Bene Comune”, Gerardo Malavena, segretario del circolo di Atripalda del Partito Democratico, Luigi Adamo, in rappresentanza del partito SI – Sinistra Italiana, Ulderico Pacia, rappresentante socialista iscritto alla Sezione di Atripalda. Danno di nuovo appuntamento all’hotel Civita (dove già hanno svolto un primo confronto pubblico a dicembre) per illustrare le osservazioni presentate al Puc dopo «le lacunose e contraddittorie risposte dell’Amministrazione comunale».
«Proviamo insieme a recuperare il confronto con la cittadinanza che l’amministrazione comunale non ha mai voluto»: con questa incitazione i due gruppi consiliari Atripalda Futura e Abc, e i partiti di Pd e Si invitano a partecipare, domenica mattina alle 10.30: «Ricordiamoci che il piano urbanistico determina lo sviluppo di una città, e questo Puc può compromettere il futuro di Atripalda». Sono queste le le considerazioni che si leggono sui manifesti di invito affissi in città.
«E’ un appuntamento molto importante- aggiunge Roberto Renzulli di Abc- proprio perché confronto e partecipazione sono mancati. La città si è ritrovata con un Puc approvato in Giunta, senza aver potuto confrontarsi. C’è disorientamento tra la gente. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica, ma, ancor più secondo noi di Abc, è importante sensibilizzare gli organismi preposti al controllo, la Provincia, perché il Puc di Atripalda non proceda per silenzio assenso. Vorremmo che il piano facesse il suo corso, perché a noi non convince affatto. E domenica saranno date le ulteriori spiegazioni, dopo il gran lavoro che abbiamo fatto tutti quanti, in questi mesi».