AVELLINO – Inutile rimuginare sulle indagini, sulle inchieste e sugli arresti-bis: l’occasione per rivoluzionare il Comune è stata persa, ora lasciamo lavorare la sindaca Nargi: questo, in estrema sintesi, l’appello che l’ex candidato a sindaco Vittorio Boccieri (lista Progetto Avellino Futura), rivolge a cittadini e rappresentanti politici locali. Lo fa tramite i social, in una lunga lettera aperta di cui riportiamo alcuni stralci: “La storia dice che la vecchia amministrazione si è riproposta col consenso dell’elettorato della città di Avellino vincendo”.
“Piangere sul latte versato è solo un altro spreco di energie. Sostenere oggi, com’è stato affermato che Avellino ha necessità di una ‘moratoria’ amministrativa e quindi di un lungo commissariamento non ha a cuore gli interessi della città. L’occasione del cambiamento è stata obiettivamente sprecata. Avellino ha necessità di volti nuovi e di competenze specifiche che per certi versi erano state sottoposte al vaglio dell’elettorato che invece ha preferito nuovamente infilarsi in un cunicolo senza via di uscita”.
“La trasparenza amministrativa è stato il tema di fondo proposto dalla lista civica Progetto Avellino Futura, che soprattutto nella fase conclusiva della campagna elettorale è divenuto il tema di tutti. Nel passaggio di consegne tra il Commissario Prefettizio D’Attilio e la neo sindaca queste sono state le parole dette: ‘Ho trovato diverse criticità, si agiva fuori dalle regole e senza trasparenza, abbiamo rimesso le cose a posto’. Ma le cose sono veramente a posto alla luce dello sviluppo delle indagini e del contenuto dell’ordinanza di custodia cautelare notificata all’ex sindaco di Avellino?…”
“Le cose non sono a posto perché l’attuale amministrazione è la stessa che ha fatto da sfondo a quella precedente e questa è oggetto delle indagini che in questi mesi hanno dipinto un quadro assolutamente diverso da quello prospettato per un buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione. Mettere la testa sotto la sabbia e attendere che nei prossimi cinque anni possa riproporsi lo stesso scenario fa rabbrividire soprattutto perché chi ne paga le conseguenze, sotto tutti i punti di vista è il cittadino di Avellino”.
“Negli interventi pubblici da candidato a sindaco ho sempre suscitato un moto di reazione nell’elettorato avellinese, che però ha deluso le aspettative. Nel ballottaggio il pubblico sentire ha parlato di candidato ‘sbagliato’ che non poteva arridere alla carica di sindaco di Avellino e l’opzione alternativa qual è stata?
Come era noto a tutti fin dalla presentazione delle liste l’11 maggio scorso, ma già prima, si conosceva lo scenario che si sarebbe parato avanti dopo il 24 giugno. Ma nessuno ha parlato e peggio ha agito, anche chi in quel momento aveva l’autorità per farlo”.
“Inoltre, i processi si fanno nelle aule dei tribunali e non attraverso i media o peggio in piazza o nei bar.
Per il bene di Avellino e dei suoi cittadini è necessario che si taccia ora sulle ripercussioni degli sviluppi delle indagini e che, salvo che non sopravvengano fatti gravi tali da determinare l’applicazione di misure giudiziarie d’urgenza, la macchina amministrativa votata democraticamente, faccia il suo corso”.