E’ stato un incubo quello vissuto da Stephane Omeonga, calciatore belga che in Italia ha indossato le maglie di Avellino (2016-2017), Genoa (biennio 2017-2019) e Pescara (2020-2021). Il giocatore ha denunciato un episodio che gli è accaduto il giorno di Natale, il 25 dicembre. E ha deciso di pubblicare sul proprio profilo Instagram un video girato da un altro passeggero per confermare la propria versione dei fatti. l centrocampista, che oggi ha 28 anni e gioca in Israele nel Bnei Sakhnin, ha raccontato di essere stato costretto dalla polizia italiana a scendere — con la forza — dall’aereo che da Roma-Fiumicino lo avrebbe portato a Tel Aviv. Non solo.
“Uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l’aereo”, ha raccontato, “fiducioso della validità’ dei miei documenti, con calma gli ho chiesto quale fosse il tipo di problema. Hanno chiamato la polizia, sono stato ammanettato e rimosso con la forza dall’aereo.
“Una volta fuori, lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha gettato violentemente a terra, mi ha picchiato e uno di loro mi ha premuto il ginocchio contro la testa. Sono stato poi portato in aeroporto in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale”. Il calciatore belga sostiene di non aver avuto accesso alle cure mediche ma di essere stato “messo in una stanza grigia, senza cibo ne’ acqua, e lasciato in uno stato di totale umiliazione per diverse ore”. “Al mio rilascio, ho appreso che un agente di polizia aveva sporto denuncia contro di me per lesioni presumibilmente causate durante l’arresto, ma io ero ammanettato”, ha aggiunto, “inoltre, ancora oggi, non ho ricevuto alcuna giustificazione per il mio arresto”.
Secondo quanto rivelato da fonti della polizia, gli agenti sarebbero intervenuti poiché Stephane Omeonga si ritroverebbe sulla black list di Israele e quindi non sarebbe gradito nel Paese, dove però ha giocato fino al 21 dicembre.La Polaria, viene precisato dalle stesse fonti, è intervenuta su richiesta del capo scalo e del comandante della compagnia aerea. Prima dell’intervento ci sarebbe stata una mediazione di circa 40 minuti, ma il calciatore si sarebbe rifiutato di scendere dall’aereo. Poi Omeonga sarebbe stato portato negli uffici della Polaria di Fiumicino e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.