Roma – “Il volume crea il fascino degli antichi racconti, ormai sedimentati, nella memoria di pochi facendoli rivivere grazie alla capacità narrativa dell’autrice che ridà vita al dialetto, celebrando al tempo stesso la bellezza di uno dei dialetti campani”. Questa la motivazione del premio ricevuto, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, da Mina De Luca per il suo libro”Li cunt antich”, classificatasi seconda in”Salva la tua lingua locale”, da una giuria nazionale per la categoria prosa edita. A presentare la finale del concorso sulla poesia dialettale, tenutasi ieri a Roma, Beppe Convertini e Adriana Volpe.”Li cunt antich” è, tra gli altri libri premiati, l’unico autopubblicato. E l’autrice ha voluto fare dono, ad una platea mostratasi interessata, di uno dei suoi racconti:”Lu maluocchj”. Intanto giungono le congratulazioni dell’amministrazione comunale di Grottaminarda, per questo successo. E non è escluso che si prepari un’altra cerimonia di premiazione proprio nelle stanze del Comune ufitano.
Il libro di racconti di Mina De Luca, che sta comunque riscuotendo i favori del pubblico, è stato già presentato presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda, appena pubblicato, a giugno di due anni fa. A riprova di quanto fosse importante questo lavoro fu, intanto, deciso di rifarlo nel settembre dello stesso anno. E, nei giardini pensili del maniero grottese, furono letti alcuni racconti.”Li cunt antich” sa tanto di storie di una volta, di racconti dei più vecchi, i nonni sopratutto che narravano storie sospese tra realtà e fantasia ai più piccoli, davanti ad un focolare, o ad un braciere dove una volta si riunivano le famiglie. Quando ancora non c’erano i telefonini a distrarci.
La stessa autrice ha voluto donare i proventi della vendita del libro alla Pubblica Assistenza di Grottaminarda.
“Le capacità narrative di Mina De Luca e la sua verve caratteriale sono straordinarie – afferma la Presidente del Consiglio, Delegata alle Tradizioni Popolari, Virginia Pascucci – la sua operazione di recupero della nostra memoria, del nostro dialetto, di usi, costumi, aneddoti, personaggi del nostro passato, è importante e preziosa. Un patrimonio orale che diversamente rischiava di andare perduto e che lei ha messo nero su bianco. Questo premio nazionale è più che meritato e come comunità ne siamo felici ed orgogliosi. Restiamo in attesa di un nuovo volume”.
Stupore ed emozione nelle parole di Mina De Luca, appena ricevuto il premio:”Riassumere o descrivere adeguatamente la giornata di ieri per me sarebbe impossibile. Le emozioni, le soddisfazioni e la gioia di essere in quel luogo dove si respirava la storia non si possono tradurre in parole”



