E’ il Codacons a lanciare l’allarme sul caro-scuola. Tra quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari l’esborso complessivo per l’anno scolastico 2025/2026 può arrivare così anche a quota 1.300 con incrementi di prezzo compresi tra il +3% e il +5% rispetto allo scorso anno. Per uno zaino griffato la spesa può superare i 200 euro, mentre per un astuccio attrezzato (con penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli) si arriva a spendere 60 euro. Senza dimenticare i diari che possono raggiungere quota 40 euro per l’anno scolastico 2025/2026. A crescere anche i costi dei libri, secondo l’Istat nell’ultimo mese si sono registrati aumenti medi del +3,8% sul 2024 per i testi scolastici. Sul fenomeno del caro-libri il Codacons punta il dito contro le tante criticità del settore che incidono sulla spesa delle famiglie, dalla scarsa concorrenza (con l’80% del mercato concentrato nelle mani di 4 editori) al fenomeno delle nuove edizioni adottate dalle scuole, libri immessi sul mercato con qualche pagina o immagine diversa rispetto all’ edizione precedente, ma a prezzi più alti, passando per i limiti per la grande distribuzione, che può applicare sconti solo fino a un massimo del 15% rispetto ai prezzi di copertina.
L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea come “il Governo deve intervenire immediatamente contro il caro scuola con un decreto che elimini ogni vincolo agli sconti sui libri scolastici, modificando la Legge 27 luglio 2011 n. 128, che nel 2020, per fare un favore ai librai, è stata ulteriormente peggiorata, danneggiando le famiglie e vietando alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina, anche sotto forma di buoni spesa”