E’ dedicato alla memoria di Mario Salzarulo il festival Liminaria, in programma dal 21 al 23 dicembre, questa volta nelle vesti di microfestival, strutturato intorno a una mostra e a una serie di talk, laboratori, presentazioni, interventi e riflessioni focalizzati sulle tecnoculture e sulle pratiche artistiche a esse legate sia come strumenti di trasformazione e innovazione sociale, culturale, economica e materiale dei territori rurali che come dispositivi per immaginare futuri altri per territori che le narrazioni della contemporaneità pongono ai margini dei processi politici ed economici globali.
Il progetto, prodotto dall’Associazione Culturale Interzona – APS che ha celebrato quest’anno il ventennale della sua fondazione, è curato da Leandro Pisano e si occupa della rigenerazione culturale dei territori rurali e marginali attraverso progetti di studio, ricerca sul campo ed educazione focalizzati sulle pratiche artistiche legate al suono e alle tecnoculture.
La scelta è quella di rendere omaggio Mario Salzarulo, sociologo e strenuo promotore dello sviluppo rurale in Alta Irpinia, membro dell’Associazione Culturale Interzona – APS, scomparso all’inizio di quest’anno.
Filo conduttore del microfestival Liminaria, che si svolgerà a San Martino Valle Caudina presso il Villino del Balzo, linguaggi e immaginari della ruralità contemporanea: il punto di ascolto e di ritorno costante sarà il reticolo di codici che definiscono le complesse relazioni tra ciò che – politicamente – definisce la dimensione del rurale e le narrazioni che su di essa (e a partire da essa) vengono costruite attraverso le tecnologie, le culture, le società nel mondo contemporaneo, su scala locale e globale.
Ad attraversare lo spazio critico individuato da questo contesto di ricerca e pratiche, saranno operatori culturali, artisti, studiosi, curatori, attivisti, esperti, abitanti delle aree rurali provenienti da diversi contesti geografici e operanti su livelli di scala differenti.
Tra gli eventi previsti dal microfestival, una mostra dei lavori sonori e fotografici di Nicola Di Croce e Hideki Umezawa, i quali presenteranno gli esiti di due progetti di residenza trascorsi quest’anno rispettivamente nel nord del Giappone, tra Aomori e la penisola di Shimokita, e a Stromboli, nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale tra l’Associazione Culturale Interzona – APS e il centro di arte contemporanea ACAC di Aomori. Il programma prevede poi una serie di talk con la presenza tra gli altri del responsabile nazionale cultura ARCI Marco Trulli, dell’antropologa culturale Anna Rizzo, autrice del libro “I paesi invisibili. Manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” e di Eija Ranta, direttrice di Hai Art, organizzazione artistica finlandese con base nell’isola di Hailuoto. Infine, la due giorni di Liminaria prevede le proiezioni dei film “Qualcosa resta” di Pasquale Napolitano e “Me ne vado e divento Papa” di Antonello Carbone, un workshop sull’associazionismo a cura del Centro Studi “Media Culture Società” dell’Università di Salerno, con la presenza dei due ricercatori Mario Tirino e Marco Navarra e in chiusura due performance live di Nicola Di Croce e Hideki Umezawa.
Il programma completo dell’evento è consultabile in formato PDF nella cartella stampa, a questo link.
Il microfestival Liminaria è curato e prodotto dall’Associazione Culturale Interzona – APS, con il Matronato del MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina di Napoli e il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma – Japan Foundation e del Comune di San Martino Valle Caudina.
Partner dell’evento sono: ARCI Avellino; ARCI Benevento; Centro Studi “Media Culture Società” del Dipartimento di Studi Politici e Sociali (DISPS) dell’Università degli Studi di Salerno; Collettivo Zero APS; Festival Marosi; Torno Spesso; Usmaradio – Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Radiofonia dell’Università di San Marino.
Partner organizzativo è la Pro Loco di San Martino Valle Caudina.