Ciriaco De Mita, statista. Così s’intitola ora la sala blu del Carcere Borbonico. Un atto dovuto, ha detto il presidente della Provincia, Rino Buonopane, a margine della cerimonia a cui era presente un pezzo importante della politica campana: “E’ la sala più rappresentativa del complesso monumentale. Una scelta condivisa all’unanimità in Consiglio provinciale”, ha detto Buonopane: “Una personalità così importante per questo territorio – e non solo – avrebbe meritato di essere ricordata ufficialmente già da tempo”, ha aggiunto. A tagliare il nastro Annamaria De Mita, moglie del leader di Nusco, accompagnata dalle figlie Antonia e Floriana.
Ad intervenire, tra gli altri, l’ex parlamentare Renzo Lusetti, amico di vecchia data di De Mita: “De Mita ha contribuito a costruire la cultura politica della Democrazia Cristiana e dell’Italia intera. Non ci possono essere paragoni con altri politici. Sarà difficile trovarne anche in futuro. Aveva una formazione politica che andava ben oltre quella dei dirigenti dell’epoca”. Il deputato Gianfranco Rotondi ha osservato che “De Mita non avrebbe condiviso il populismo di oggi. Lo so perché lui continua a parlare, e io continuo a rispondergli”.
Giovanni D’Avenia, presidente fondazione Super Sud, che ha promosso l’iniziativa, ha annunciato che sarà avviata un’attività di ricerca in memoria di De Mita, uno studio per ripercorrere la storia del popolarismo, un modo per creare le condizioni per fare emergere una nuova classe politica”.
Per Giuseppe Gargani De Mita era un rigoroso aristotelico, che ha cambiato la storia della politica, riuscendo ad ascoltare realmente le masse popolari”.
“Ciriaco De Mita e’ stato una delle personalita’ piu’ significative della Repubblica. Leader della Democrazia cristiana, uomo di Stato con solide radici nel pensiero del Merdionalismo, si e’ costantemente impegnato per affrontare le sfide dei tempi nuovi e delle trasformazioni sociali”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente della Fondazione Super Sud, Giovanni d’Avenia, in occasione del convegno in ricordo di Ciriaco De Mita. “Il convegno promosso dalla Fondazione Super Sud a tre anni dalla sua morte e’ un’occasione propizia per approfondirne la testimonianza di vita. Una grande passione per la politica e le istituzioni lo ha animato nel suo percorso, dagli studi all’Universita’ Cattolica di Milano all’avvio da giovanissimo della militanza di partito, alla presidenza del Consiglio dei ministri, fino all’impegno da sindaco di Nusco nell’ultima sua stagione”, ha aggiunto. “Da segretario della Dc ha vissuto la fatica di una transizione incompiuta, cercando di costruire un largo consenso sulla riforma delle istituzioni, convinto che occorresse sconfiggere l’illusione di un potere capace da solo di autoriprodursi, per aprire la strada a un nuovo modello partecipativo e di governo; la mancata condivisione di questo tentativo contribui’ ad aprire la strada a una crisi del sistema politico. L’impegno e la riflessione di Ciriaco De Mita per assetti istituzionali piu’ efficienti, per una modernizzazione della societa’ italiana, non vennero meno dopo aver lasciato le responsabilita’ di vertice. Il suo senso della politica come visione alta del futuro della Repubblica, come continuo processo di partecipazione democratica, resta un insegnamento”, ha concluso Mattarella.