«Il rapporto del maestro De Simone con l’Irpinia è stato lungo e proficuo, questo per i suoi studi sulle tradizioni orali che hanno riguardato le fiabe e i carnevali, le musiche popolari come la tarantella di montemarano, la zeza di bellizzi e la musica colta dei madrigali di Gesualdo».
Così il giornalista Antonio Scoppettuolo, all’indomani della scomparsa del regista teatrale e musicologo napoletano, avendo incontrato più volte Roberto De Simone nella sua casa di Napoli assieme allo storico del diritto Giuseppe Mastrominico.
Scoppettuolo continua, e fa un’interessante proposta:«L’Irpinia si è legata poi al maestro De Simone con due cittadinanze onorarie: Gesualdo e Montemarano. Per questi motivi, oltre che per il contributo che ha dato a far conoscere l’Irpinia sul piano internazionale, Avellino, Montemarano e Gesualdo non disperdano questa memoria che continuerà in chi seguirà la sua scia e gli dedichino tutto quello che merita: una piazza, una strada. Si può pensare anche a un festival delle tradizioni popolari».