E’ lo sguardo di Giustino Fortunato sulle bellezze d’Irpinia ad accompagnare la maratona di lettura del Centro Dorso, introdotta dalle parole del presidente Luigi Fiorentino, nella sede della Casina del Principe. Uno sguardo che si nutriva di stupore e ammirazione per questa terra che aveva voluto percorrere a piedi più volte, avventurandosi sui monti del Terminio. E’ lo stesso Fortunato in una lettera a Dorso a ribadire come “Tutta l’Irpinia io girai pedestre, pazzamente innamorato di Montevergine che più volte visitai nel ventennio e più di mia vita giovanile, durante il quale non altro feci se non percorrere pedestre il Mezzogiorno, dal Gran Sasso all’Aspromonte”. A rivivere pagine che raccontano l’ansia di riscatto dell’Irpinia e del Mezzogiorno ma testimoniano soprattutto la presenza di un presidio di resistenza, fatto di studiosi, ricercatori, docenti, giornalisti che scelgono di difendere il valore della memoria: insieme a Fiorentino, Nunzio Cignarella e Giuliana Freda, il direttore dell’Archivio di Stato Lorenzo Terzi, il direttore del Corriere Gianni Festa, gli scrittori Emilia Cirillo, Paolo Speranza, Franco Festa e Giuseppe Tecce, Pietro Mitrione di Inlocomotivi, gli storici Fiorenzo Iannino e Teresa Colamarco e ancora la dirigente scolastica Lucia Forino, i giornalisti Gianni Colucci e Amedeo Picariello, docenti Caterina Caringi, Antonella Matarazzo, Marinella Manzo, Leonardo Festa, Rosa Bianco, Maria Gabriella Sementa, Pellegrino Caruso, Luisa Mancusi, Carmela Bavota, Rosalba Delli Gatti, l’editore Ettore Barra, giovani studiosi come Berardino Zoina e Stefano Vetrano, per citarne solo alcuni. Un gesto semplice, un testimone passato attraverso la lettura che consegna la forza delle comunità che si riuniscono intorno a un ideale.
Una riflessione, quella di Fortunato, accompagnata dalla proposta di una serie di interventi programmati per fronteggiare la cosiddetta questione meridionale. Durante la sua attività parlamentare, si impegnò nel miglioramento delle infrastrutture, dell’alfabetizzazione e della sanità nel Mezzogiorno, sostenendo politiche di bonifica e profilassi farmacologica.
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