L’incubo è servito, quando si parla di sanità. Lo racconta Aleandro Longhi, coordinatore del comitato Sat (Salute, Ambiente, Territorio), già deputato nel 2006. Storia che ha documentato in una lettera aperta rivolta al presidente della Regione Campania con delega alla sanità , Vincenzo De Luca, e al direttore generale Asl di Avellino, Mario Ferrante. Allora, riavvolgiamo il filo: luglio 2023, prescrizione di un elettrocardiogramma da parte del medico di famiglia e visita specialistica di controllo. Il Cup fissa l’appuntamento al 30 ottobre 2024, ovvero ad un anno e tre mesi di distanza. Prescritta contemporaneamente anche una visita neurologica all’ospedale di Ariano, tempo di attesa otto mesi. Il paziente ha atteso, ed effettuato le visite. Entrambi i medici prescrivono altri accertamenti. Longhi ribatte: «Ai due medici specialisti ho fatto presente che avrebbero dovuto essere loro stessi, in quanto dipendenti pubblici, a prescrivermi quanto avevano stabilito. Tutti e due, come in passato anche altri specialisti, mi hanno risposto che non potevano poiché non erano forniti di un ricettario regionale».
L’onorevole Longhi cita l’articolo 37, comma 5 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 270/2000 che prevede, «che qualora un medico specialista di una struttura pubblica ritenga necessari ulteriori accertamenti, deve formulare direttamente le relative richieste su ricettario regionale. La Asl di Avellino e probabilmente le altre Asl della Campania, non ottemperano a quanto previsto dalla legge e applicato nelle Asl delle altre Regioni. Questa situazione comporta un disagio e una perdita di tempo per gli ammalati e un aggravio del carico di lavoro per i medici di famiglia, che oltretutto, stanno diventando merce sempre più rara».
Non avendo scelta, torna dal medico di base, per le ulteriori prescrizioni: con grande sorpresa, per l’elettroencefalogramma la prenotazione è fissata dopo pochi giorni, per tutti gli altri tra marzo, aprile e luglio 2025. Per una delle visite, l’intramoenia al costo di 102 euro ha miracolosamente fissato l’appuntamento a novembre.
Lasciamo parlare direttamente Aleandro Longhi: «Quindi per gli esami dovrò scegliere se attendere mesi, sperando di rimanere in vita, o piuttosto recarmi da un privato. Quando finalmente avrò i referti dei vari esami dovrò comunque richiedere una visita cardiologica e una neurologica: quanto dovrò ancora aspettare? La legge 833/1978, istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale prevedeva un sistema sanitario solidale e universale che doveva garantire a tutti i cittadini italiani omogeneità e uguaglianza qualitativa dei servizi sanitari erogati: perché non si ritorna alle origini? Perché si privilegia la sanità privata e scapito di quella pubblica, come sta facendo in maniera massiccia anche questo Governo?».
E siamo all’ultima parte della storia. Longhi chiude con il fatto, così come avvenuto, così come dovrebbe essere: «Il 22/07/24 mi sono recato all’ospedale di Lavagna, in provincia di Genova, per un controllo del pacemaker: fatto il controllo, il medico ha programmato quello successivo per il 23/07/25. Anche ad Avellino dovrebbe funzionare così… Mi rendo conto che vari governi hanno tagliato i finanziamenti per la sanità pubblica e il Governo Meloni ha ulteriormente peggiorato il quadro, ma almeno anche in Campania si applichino le normative che fanno risparmiare la sanità pubblica, ovvero applicando quel decreto».