Un tema poco trattato nel nostro territorio riguarda le dipendenze e le sue molteplici sfaccettature. Spesso, né le persone coinvolte né chi le sta vicino riescono a rendersi conto della gravità della situazione e faticano a chiedere aiuto, sia alle istituzioni che alla comunità. Questo porta alla creazione di una sorta di bolla di silenzio e omertà che nasconde il problema, facendolo sembrare meno serio di quanto sia in realtà. Il gioco d’azzardo, l’abuso di sostanze e l’alcol continuano a rappresentare una sfida persistente nella nostra provincia, situata in una delle regioni italiane maggiormente colpite da queste problematiche.
È di questo che il medico Antonio Cione e la sua associazione si stanno occupando per informare e formare su questi temi di cui bisogna parlare a partire dall’adolescenza, età in cui si è molto fragili e cadere nelle tentazioni è molto facile. A studenti e professori infatti è rivolta questa serie di incontri volti a sensibilizzare anche i più giovani e coloro che li educano sull’importanza di conoscere le conseguenze delle dipendenze.
Lunedì 16 dicembre alle ore nove si terrà l’incontro conclusivo al salone santuario San Rocco di Lioni introdotto dal presidente dell’Amci Antonio Cione, dal sindaco e dal parroco di Lioni Yuri Gioino e don Tarcisio Gambalonga, il dirigente dell’istituto Vanvitelli di Lioni Rocco Gervasio, dalla responsabile del Liceo di Caposele la Cinzia Malanga e il dirigente medico SerD ASL di Avellino Luigi Perna.
Un percorso partito da Andretta, continuato a Caposele, poi Sant’Andrea di Conza (nella foto) e che ha visto coinvolti sindaci, parroci e le comunità irpine. L’obiettivo è che quello di lunedì non sia un finale ma l’ inizio di un progetto volto alla protezione della comunità da un’emergenza che non può essere più sottovalutata.
Eleonora Iandolo