Sturno – Ancora chiuse le porte dell’ufficio postale. Precisamente dallo scorso mese di settembre, quando sono partiti i lavori di adeguamento e ristrutturazione e riammodernamento della struttura e dei macchinari, strumento di lavoro degli operatori. Quattro mesi, però, sembrano abbastanza. Anche perché il disagio, destinato a continuare ancora chissà per quanto, per quelli che l’ente Poste chiama utenti, e sono circa quattromila, aumenta ancora di più. Il sindaco di Sturno, un tantino spazientito, ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto di Avellino, dottoressa Rosanna Riflesso, perché intervenga.” Ritengo-ribadisce Vito Di Leo-che sia una cosa molto grave. Va bene la chiusura per lavori, ma se resta chiuso per un piccolo imprevisto non superato, allora è davvero un peccato”. Sembrerebbe, infatti, che non sia stata ancora fatta la domanda per il riallaccio della fibra ottica.” È una situazione-incalza il primo cittadino di Sturno-non solo incresciosa ma anche strana. E non dico di più”. E chi deve pagare le bollette, riscuotere la rata della pensione, come in questi giorni, è costretto ad andare presso l’ufficio postale più vicino. “È una cosa deplorevole-continua Di Leo, che si mostra sempre tranquillo ma che, stavolta, si è arrabbiato davvero-che ha il solo scopo di danneggiare una comunità che ha bisogno di un presidio importante quale è l’ufficio postale”. Ed è certo che l’intervento del Prefetto possa scuotere la dirigenza dell’ente Poste.