L’Università Federico II di Napoli si dota di un Centro interdipartimentale di ricerca in Medicina di genere. Il Centro è realizzato nella sede dell’Ateneo in Villa Ferretti a Bacoli, provincia di Napoli e l’inaugurazione è fissata per martedì 7 novembre alle 10.30. Il Centro nasce dalla collaborazione delle cattedre di ginecologia, cardiologia, farmacia e medicina interna ed è diretto da Antonio Cittadini, ordinario di Medicina interna dell’Ateneo federiciano (nella foto).
Obiettivo del Centro è svolgere iniziative didattiche ed educative allo scopo di divulgare la medicina di genere che studia le differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne e l’influenza di questi fattori sullo stato di salute e di malattia, nonché sulla risposta alle terapie. La Federico II ha deciso di investire in questo ambito in considerazione del fatto che la maggior parte delle conoscenze utilizzate dalla medicina moderna emergono da ricerche che hanno coinvolto maggiormente gli uomini rispetto alle donne.
“C’è l’urgenza di studiare di più la salute delle donne – spiega il direttore Cittadini – considerando anche quei fattori della società che influiscono maggiormente sul sesso femminile e che hanno ricadute sulla salute della donna come la cura dei figli e della casa, affrontando anche il tema del ‘gender gap’ sui luoghi di lavoro”. Il Centro inoltre realizzerà progetti di ricerca che ristabiliscano la parità di genere anche in ambio medico-scientifico.
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del rettore della Federico II, Matteo Lorito, del dirigente medico gabinetto del ministero della Salute, Mara Campitiello, dell’assessore al Comune di Napoli con delega alla Salute, Vincenzo Santagada, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria federiciana, Giuseppe Longo, cui seguirà l’intervento di Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II.