Sono universi immaginifici, ritratti di donne ironiche e giocose, omaggi d’autore, scene fiabesche a campeggiare nelle opere di Paola Saccardo, docente di arte negli istituti superiori della provincia, in mostra al Circolo della stampa fino al 30 dicembre. E’ il giornalista Paolo Matarazzo a sottolineare come “Centrale nella sua ricerca artistica è l’identità femminile, la donna che non si arrende e sa mettersi in gioco, nel segno di un percorso in cui l’arte diventa strumento di una ricerca interiore”. E’ la professoressa Ilde Rampino a spiegare come a caratterizzare le sue opere “è sempre la speranza in un domani migliore, tra sprazzi di vitalità, mosaici di luce, visi sognanti e ricordi. Un’arte, quella di Paola, che penetra negli antri dell’essere e libera l’individuo dai vincoli della vita terrena, ricreando un’atmosfera di serenità e armonia”. Tocca, poi, a Rosa Mele a leggere il giudizio della professoressa Elena Barone “C’è nella luminosità che caratterizza le sue opere una forte tensione spirituale. Gli stessi omaggi d’autore diventano perle in cui l’opera viene reinventata in maniera assolutamente personale. A stabilirsi è un vero dialogo con l’artista. Costanti i richiami a Klimt e Botero con una vitalità che traspare dal tuffo nel colore”. Chiara Saccardo pone l’accento sui mondi fantastici che l’artista riesce a ricreare con l’immaginazione. Mentre è l’autrice a prendere, infine, la parola, ponendo l’accento “sul simbolismo e sul senso del mistero che contraddistinguono il suo universo artistico con i colori che si fanno cifra distintiva della mia ricerca. A stabilirsi è un ponte tra anime. Il mio nume turelare è Klimt che mi accompagna in un mondo fantastico”