“E’ giunto il momento per la Regione Campania di partecipare attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici. Solo per citare l’ultimo drammatico caso che ha interessato la nostra regione, frutto del profondo mutamento delle condizioni meteorologiche, la scorsa settimana un violento temporale ha devastato oltre 4mila ettari di terreno nel beneventano provocando danni ingentissimi alle imprese vitivinicole e agli olivicoltori”.
E’ quel che dichiara il presidente della commissione Aree interne e capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, primo firmatario della proposta di legge per favorire misure contro i cambiamenti climatici.
“Eventi come questo sono purtroppo all’ordine del giorno nel nostro Paese. Una delle più evidenti manifestazioni del cambiamento climatico è l’aumento della temperatura media globale. Il mese di luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato, seguito da agosto 2023. Questo fenomeno minaccia la redditività dell’agricoltura e dell’allevamento, nonché la capacità degli ecosistemi di fornire beni vitali quali aria e acqua fresche e pulite. La siccità in Europa determina una perdita economica di circa 9 miliardi all’anno e nel ventennio 2030-2050 il cambiamento climatico potrebbe causare 250 mila morti ogni anno per malaria, ondate di calore e malnutrizione. E’ di questa settimana, inoltre, la notizia di sei giovani portoghesi di età compresa tra gli 11 e i 24 anni che porteranno 32 Paesi davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), sperando di creare un corpus giurisprudenziale che rafforzi la lotta al cambiamento climatico. E’ improrogabile, dunque, una risposta globale e coordinata per affrontare questa crisi”.
Così Cammarano che continua:“In questo contesto abbiamo deciso di depositare una proposta di legge che impegna la Regione Campania ad adottare politiche orientate al raggiungimento della neutralità climatica. Una dichiarazione di principio che assumerebbe un alto valore politico ed educativo, specie alla luce della diffusione di teorie pseudoscientifiche che negano o sottovalutano il grave pericolo rappresentato dai cambiamenti climatici e le relative responsabilità umane. Chiediamo il riconoscimento di questa minaccia già nello Statuto regionale, attraverso l’introduzione del raggiungimento della neutralità climatica tra gli obiettivi della Regione. Auspico – conclude Cammarano – che tutte le forze politiche presenti in Consiglio si uniscano a noi nel perseguire un futuro più sostenibile per la nostra regione a salvaguardia delle generazioni future”.