Arriva dall’ingegnere Pasquale Matarazzo, esperto di tematiche ambientali, una riflessione sull’arte in città e sull’incapacita’ delle amministrazioni comunali di farne strumento di riqualificazione o di rilancio di aree del territorio “Da sempre l’arte contamina un luogo lo trasforma. Succedeva con tutti i popoli dai greci agli etruschi e poi i romani. Nella nostra città l’arte invece è un optional. A parte le mostre che se ne fanno non c’è un abbellimento della città eppure paesi come Fontanarosa, Villamaina, Chiusano San Domenico, Bonito ecc insegnano. Avevo sollecitato più amministrazioni compreso quella uscente a fare un simposio d’arte, destinando parte dei fondi regionali o altro, come la percentuale destinata, per legge, per le opere pubbliche, a fare un simposio, come da anni fa Fontanarosa, per abbellire luoghi della città con opere d’arte di diverso materiale: pietra, cor-ten, ceramica ecc, invitando artisti locali e internazionali a realizzarli in diretta sotto gli sguardi dei cittadini. Niente dicono che bella idea ma nicchiano non hanno una IDEA di città. Poi trovi il solito personaggio che ti critica pure perché l’hai avuta e spera non si realizzi ma lui idee non ne dà deve distruggere. Il male di questa città è il disfattismo e provincialismo e amministratori poco illuminati e pensanti. Prendete piazza Duomo che oggi è più bella di prima con il recupero dell’area e del Duomo, al quale si aggiungerà il gioiello di arte longobarda della torre campanaria, incastonata di metope romane, oggetto di restauro. Vedere quell’area avanti al duomo e via seminario con quei pochi reperti e abbandonata al degrado e all’erba è uno sgarbo alla bellezza del Duomo. Si chiami un artista come Mimmo Paladino e si realizzi una sorta di Ortus Concluso come a Benevento. La zona sarebbe visitata da studenti delle scuole d’arte e di architettura, nonché da turisti. Il Vescovo e chi sarà il nuovo sindaco deve partire dal luogo per eccellenza della città per la rinascita del centro storico. Messi insieme piazza duomo con questo valore artistico, piazza Castello con il castello fruibile e illuminato e la Dogana, Avellino potrà dire la sua nel contesto campano. Mettici che li ci sono strutture per il rilancio culturale che vanno messe a sistema: teatro Gesualdo, parco del Teatro e Conservatorio Cimarosa, parco Santo Spirito e hai finalmente una IDEA di città della Cultura, dell’ambiente, storia e arte. Il cerchio così è chiuso”