Maxi sequestro da 5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore del settore dell’elettronica. Restituiti tutti i beni all’imprenditore operativo con tre sedi a Montoro, Fisciano e Salerno. annullato dal rtribunale di Avellino. Il il tribunale del Riesame di Avellino, sezione reale, presieduto dal giudice Lucio Galeota, Gennao Lezzi e Elena Di Bartolomeo, ha annullato il sequestro. eseguito dagli uomini del comando provinciale della guardia di finanza. Decisivo il ricorso presentato dall’avvocato Teodoro Reppucci che ha presentato una corposa ed articolata memoria difensiva con la quale ha smontato tutte le accuse.
Al termine di un’articolata attività d’indagine delegata dalla Procura di Avellino, il militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, eseguirono, il 17 settembre scorso, decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il locale Tribunale, fino alla concorrenza della somma pari a circa cinque milioni di euro nei confronti di una società di cui operano nel settore del commercio di prodotti elettronici. Le attività investigative, sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, avevano consentito di contestare i reati di frode fiscale per oltre venticinque milioni di euro, posta in essere attraverso l’emissione e l’utilizzo di operazioni inesistenti da parte di società “cartiere”, che ha consentito alla società oggetto di indagini di evadere una ingente somma in materia di Imposta sul Valore Aggiunto.