Un incontro, quello della nuova dirigenza della ex Industria Italiana Autobus, ridenominata Menarini Spa, a Roma, presso il Mimit, che lascia ancora dubbi. La Seri Industrial ha presentato, infatti, il suo piano industriale per il rilancio dell’azienda di valle Ufita. “Ambizioso – ripetono ancora una volta Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Uglm, in un comunicato stampa – per questo con non poche perplessità per l’attuazione”.
I sindacati spiegano, inoltre, che adesso ci sono “quasi quattrocento autobus in portafoglio. Ma la produzione è quasi ferma”. Insomma, per i Civitillo ci sarà molto lavoro da fare per convincere le organizzazioni sindacali e, ovviamente, le tute blu di valle Ufita.
Un altro nodo da sciogliere riguardava la partecipazione al nuovo corso della Menarini Spa del gruppo cinese e il suo ingresso in azienda. Anche su questo c’è ancora qualcosa da definire. “Nessun passaggio formale – si legge nel comunicato – e neanche una fase esecutiva”. Insomma nessuna certezza. Soltanto la “volontà confermata della produzione che resta a Flumeri”. Sono previste diverse assunzioni, un centinaio l’anno prossimo, evidentemente per aumentarla e farla arrivare a livelli standard; quello di Bologna, invece, resterà il sito dedicato alla progettazione, after sale e prototipazione. “Con la possibilità di riconversione – si legge nel documento finale dei sindacati – di parte degli attuali settantacinque diretti di produzione”.
Sicuramente si intensificheranno i faccia a faccia tra dirigenti e operai. In merito, nell’incontro romano, la direzione Menarini assicura che non ci saranno “azioni unilaterali e che, quindi, proseguirà il confronto”. Sia a livello territoriale che nazionale. Con l’obiettivo di trovare “soluzioni condivise sui potenziali esuberi”. Vista la situazione “di estrema difficoltà – scrivono ancora i sindacati nel comunicato congiunto – in cui si trova l’ex IIA, ora Menarini Spa, ci confronteremo senza pregiudizi con i nuovi azionisti, per tutelare attività ed occupazione”. Un ruolo importante lo occupa “il Governo che ha assunto la responsabilità delle scelte. E dovrà essere garante”.