Un momento di riflessione dedicato ai giovanissimi dell’IC Mercogliano in occasione dell’ anniversario dalla tragica scomparsa di Pasquale Campanello, Sovrintendente Capo della Polizia Penitenziaria, cittadino mercoglianese vittima innocente di camorra. A promuovere l’iniziativa la Pro Loco Mercogliano insieme all’Associazione Libera Avellino e all’IC Mercogliano.
L’8 febbraio, alle ore 10:00, i ragazzi incontreranno, nell’auditorium della scuola, la vedova di Campanello, Antonietta Oliva, che anche quest’anno porterà la sua testimonianza coinvolgendo i ragazzi in un significativo dialogo attivo sul tema della legalità.
Sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria , in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, l’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano. Da anni la vedova Campanello chiede giustizia
Da quell’8 febbraio del ’93 ad oggi, la verità sulla sua storia fatica ancora ad emergere, nonostante sia stata collocata nel contesto più ampio e drammatico della Trattativa. Erano gli anni di prima sperimentazione del carcere duro e in tanti, nell’ambiente malavitoso, ne chiedevano l’abolizione. La vicenda di Pasquale narra, invece, di un uomo retto e fedele servitore dello Stato, che non si è piegato a scomode richieste e che, senza indugio alcuno, ha applicato la legge.
La storia di Pasquale ha cominciato ad essere patrimonio di tutti, da quando, nel 2005, ha incontrato la voce di Libera. Da allora è stata portata nelle scuole, nelle piazze, nei palazzi istituzionali, perché non la si dimenticasse. E nel corso degli anni è diventata qualcosa di più, motivo di impegno quotidiano. A partire da un presidio che Libera, ad Atripalda, ha voluto dedicargli, all’intitolazione della strada avellinese, a quella della casa circondariale di Ariano Irpino fino al conferimento della medaglia d’oro al valore da parte del Ministero degli Interni.