Mirabella – Una nuova requisitoria da parte di Antonio Sirignano capogruppo e del gruppo di Rinascita Eclanese, al termine della seduta consiliare di ieri. Sirignano ed il suo gruppo spiegano che in apertura dei lavori hanno «spiegato le ragioni della nostra assenza al precedente Consiglio comunale. E’ stato, il nostro, un grido d’allarme rispetto ad una visione di democrazia miope da parte dell’Amministrazione». E il gruppo spiega anche le varie questioni su cui ssi protesta. A cominciare dalla mancata convocazione dei capigruppo per una discussione propedeutica alle sedute consiliari. E si aggiunge che è stato chiesto «Una apertura nei confronti della minoranza onde evitare di dover denunciare alla Prefettura arbitrari difetti dei prossimi consigli». E poi c’è il duro affondo. Quanto abbiamo registrato nel corso della seduta è stato qualcosa di grossolano, bizzarro che non solo ha definito in modo chiaro il regime di autarchia da parte del sindaco, in particolare su una maggioranza inerme e muta. Ma ha confermato quanto da noi denunciato. Con un fare da monarca, ha aggredito la minoranza, colpevole di informare la comunità sui social dell’operato dell’Amministrazione. E, quindi, la nostra richiesta di istituire una commissione condivisa sul bilancio, viene bocciata». A dimostrazione di tutto ciò il gruppo ricorda l’impegno assunto di informare i cittadini, seguendo «ogni vicenda e ogni atto analizzandooli con la lente di ingrandimento».
Torna nel mirino il sindaco direttamente. «E’ arrivato – continuano dal gruppo di minoranza – finanche ad autoproclamarsi capogruppo di “Uniti per Mirabella, fatto unico nella storia, senza individuare nessun componente della sua maggioranza e dimostrando di fidarsi solo di se stesso. Per non parlare della mancata pubblicazione da parte del Comune delle tariffe Tari sul sito del Mef, asserendo che non è obbligatorio, smentito dalla Segretaria…». La minoranza ha continuato ricordando quanto avvenuto sula Toponomastica. «Il sindaco ha detto che è stata ingaggiata una ditta specializzata per ricostruire i numeri civici che sono stati alterati provocando un caos nella ricezione della posta. Operazione questa, alla modica cifra di 25 mila euro. Avremmo potuto impegnare giovani della comunità». E, ancora, la minoranza ha chiesto chiarimenti sull’apertura della piscina e della palestra comunale dell’Istituto comprensivo “R Guarini” ricevendo «risposte approssimative». Non è mancato infine l’accenno al riscaldamento presso la scuola primaria. E anche in questo caso si contestano le repliche del sindaco. Tutto questo a chiusura di un percorso avviato da tempo ormai, come l’assenza ai lavori consiliari, e che ha registrato momenti duri di contrapposizione, in cui il capogruppo Sirignano ha chiesto al sindaco di dimettersi.