“Una gestione contraria ai principi contabili e un eccessivo ricorso ad entrate vincolate per coprire le spese correnti, oltre alla tardività nei pagamenti, con conseguente aggravio di interessi e sanzioni a carico dell’ente”. È quanto emerge dalla Relazione della Commissioni per la gestione straordinaria del comune di Monteforte Irpino sciolto per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso presentata al Parlamento dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sulla base del lavoro svolto dalla terna commissariale coordinata dal prefetto Rosalba Scialla, insieme al dottor Salvatore Guerra e al dottor Raffaele Barbato, alla guida dell’ente dal marzo 2024.
“Particolarmente critica è risultata la situazione economico-finanziaria del comune di Monteforte Irpino in considerazione dell’elevato numero di debiti fuori bilancio da riconoscere e della mancata approvazione del bilancio di previsione 2024/2026 nonché dei rendiconti relativi agli esercizi finanziari 2022 e 2023”.
Del resto ci sono anche i numeri e le scelte della Commissione a testimoniarlo: “l’elevata percentuale di evasione tributaria ed il mantenimento oltre il termine di prescrizione di importi rilevanti in termini di residui attivi hanno determinato una situazione di squilibrio finanziario dell’ente, il quale registrava un disavanzo pari ad euro 10.388.338,63.
Per questi motivi, in data 16 ottobre 2024, l’organo straordinario ha deliberato di ricorrere, al piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Conseguentemente, si è proceduto ad un innalzamento delle aliquote IMU ed IRPEF ed alla riduzione della quota di compartecipazione del comune ai servizi a domanda individuale”.