Un invito ad abbassare i toni del dibattito politico perchè gli animi non si inaspriscano. E’ quello che ha lanciato il vicequestore Francesco Moretta, in occasione della commemorazione di Antonio Annarumma, il giovane poliziotto ucciso il pomeriggio del 19 novembre 1969 da una spranga di ferro, nel corso di uno scontro tra un gruppo di manifestanti e forze dell’ordine. “La storia deve farci da maestra, la politica deve fare la sua parte, facendo attenzione a non accentuare i conflitti. E’ importante che il confronto resti solo sul piano dialettico”. La pioggia non ha fermato la commemorazione, conclusasi con la deposizione di una corona al monumento a lui dedicato nel cimitero comunale. A partecipare alla cerimonia il vicecommissario prefettizio Salvatore Guerra, il vicequestore Francesco Moretta, il comandante della polizia municipale Lucilla Landolfi, il parroco don Fabio Mauriello, la prima collaboratrice del dirigente scolastico dell’Ic Aurigemma Giuliana Galasso. Protagonisti gli studenti dell’Ic Aurigemma che hanno ricordato il sacrificio di Annarumma ed accompagnato la cerimonia con l’esecuzione di alcuni brani al flauto.
Il commissario Guerra ha posto l’accento sul valore della memoria e l’importanza del ruolo della scuola nell’educazione delle nuove generazioni perché non dimentichino chi ha sacrificato la propria vita per il proprio paese. Vincenzo Ercolino, nipote di Annarumma, ha consegnato un ricordo toccante del giovane poliziotto “Era inaccettabile per la famiglia che il figlio fosse stato ucciso mentre svolgeva il suo lavoro. Era uno dei tanti giovani partito per il Nord nella speranza di costruire un futuro migliore. Un giovane serio e responsabile che credeva nei valori del lavoro e dell’onestà”. A partecipare alla cerimonia anche l’Associazione Nazionale Polizia di Stato rappresentata da Angelo Perrone e Vincenzo Nigliato “Il nostro impegno è mantenere vivo il ricordo di Annarumma, tramandando valori e memoria”