Parla di “silenzio assordante”, di “assenza di confronto”, di appiattimento politico-amministrativo in Consiglio comunale: per questo Salvatore Cianciulli, già amministratore comunale a Montella, lancia la sua candidatura a sindaco con il simbolo “Azione Popolare”.
«In verità non pensavo di dovermi rimettere in gioco, ritenevo di aver concluso il mio dovere di cittadino avendo per circa 10 anni già svolto il ruolo di amministratore comunale, ma sollecitazioni su di me, su di una mia candidatura sono sempre state forti, già quattro anni fa, e sono riprese in vista della prossima tornata elettorale che si svolgerà a giugno 2024». Così dice Cianciulli, in una lunga nota in cui presenta il suo punto di vista sulla vita del comune altirpino, con sindaco Rino Buonopane, presidente dell’Amministrazione provinciale di Avellino.
«Ho deciso di dare la mia disponibilità a candidarmi a sindaco perché quello che è accaduto in questi anni non si era mai visto prima a Montella. Una situazione di silenzio assoluto e assordante, di assenza di contraddittorio politico e di confronto… Una opposizione dove tre dei quattro componenti nella più estrema delle situazioni offre una “benevola astensione”…
E cosa dire di componenti della maggioranza che quotidianamente attaccano i loro stessi colleghi di governo, guardandosi bene però dal farlo ufficialmente prendendo le distanze, forse perché sarebbero facilmente sostituiti dai consiglieri in panchina…».
Altrettanto duro il giudizi sui “post/ex comunisti” e sui partiti, anche questi svuotati del loro ruolo sempre più nelle mani degli amministratori, che assurgono a ruolo di “presunti leader”.
Tanti i problemi che investono il territorio, altrettante le potenzialità, incalza il candidato sindaco, secondo cui è tempo di “una nuova democrazia popolare, che ha bisogno di una forte Azione Popolare”.
Cianciulli conclude: «Se ho dato la mia disponibilità con tanto anticipo è per un motivo ben preciso. Primo perché ritengo sia il momento giusto per farlo, poi per capire se ci fossero le condizioni per organizzare qualcosa di importante, e per stanare i tanti falsi profeti e farli venire allo scoperto, e soprattutto perché non ho calcoli di opportunità e di opportunismo da fare…Non ho la presunzione di essere il migliore, anzi altri migliori di me avrebbero dovuto avere il coraggio di proporsi, ma ho la certezza di essere l’unico, con i miei compagni di viaggio, ad aver alzato la voce, espresso il proprio libero pensiero, senza paura e senza calcolo. Ben vengano altri migliori, sono pronto a cedere il mio posto, per una Montella libera dal potere oppressivo di questi partiti, perché il popolo se ne riappropri e li riporti al servizio dei territori, mettiamo in campo una forte Azione Popolare che si ribelli a questo sistema di potere per il potere, per ridare una dignità ai troppi che sono costretti a chiedere, per dare una possibilità ai nostri figli, che sono stati costretti a partire, di ritornare. Io sono al servizio della mia comunità, al vostro servizio, senza calcolo».