Che il gioco sarebbe stato duro, è stato detto più volte. E così i duri hanno cominciato a giocare. L’aria che tirava a Montella da tempo andava tutta in quella direzione, doveva solo arrivare il momento, e gli ultimi due comizi tenuti in piazza tra sabato e domenica hanno scoperto diverse carte. Il primo a lanciare una serie di colpi, il candidato sindaco di Azione popolare, Salvatore Cianciulli, all’indirizzo del sindaco uscente e candidato di Bene Comune-Centrosinistra, Rino Buonopane.
Cianciulli ha parlato di “inopportunità politica del sindaco uscente”, intanto nella sua carica di presidente della Provincia, in occasione della vacatio per il rinnovo della presidenza. Il candidato sindaco ha fatto riferimento all’allora vicepresidente, rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta; ha quindi contestato la nomina della segretaria comunale di Montella, proveniente dal comune di Pratola Serra, sciolto per infiltrazioni; un altro passaggio è caduto sulla famiglia del sindaco.
Per Cianciulli tutto questo è il prodotto dell’ «assenza dei partiti, quelli che parlano di questione morale, e del silenzio dell’opposizione». Altra questione sollevata dal candidato di Azione popolare, la vicenda della società che gestisce lo spazzamento a Montella. Davanti allo scenario prospettato, ha anche manifestato le sue preoccupazioni per il futuro di Montella, sul piano della legalità e della sicurezza.
Rino Buonopane ha dovuto smontare tutte le accuse. Le parole “vigliaccheria, moralisti dalla doppia morale, censori, macchina del fango, livore”, si sono sentite più volte, all’indirizzo degli avversari, nei suoi passaggi in piazza. Ha risposto argomentando con dati e fatti i passaggi relativi alle questioni aperte dall’avversario, e respingendo al mittente tutte le accuse, sia nella qualità di sindaco, relativamente alla vicenda della segretaria comunale, conosciuta su indicazione della Prefettura di Avellino, sia sulla nomina del vicepresidente della Provincia, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria dopo essere stato sostituito da una seconda nomina. Altre spiegazioni Buonopane le ha riservate alla vicenda della società dei rifiuti, e poi su Irpiniambiente. Ma per la portata delle cose dette pubblicamente contro di lui, ha preannunciato che la storia finirà in tribunale.
Ha voluto anche sintetizzare, a suo dire, il senso di questa campagna elettorale: «L’obiettivo sono io, l’obiettivo è togliere di mezzo questo sindaco, così si toglie di mezzo il presidente della Provincia, vi stanno usando». Ha fatto il nome di Angelo D’Agostino, candidato alle Europee con la Lega, che secondo Buonopane sarebbe vicino alla lista avversaria, come lo sarebbe, senza mai nominarlo, «chi mi ha combattuto ad Avellino, nel mio partito, e oggi muove le fila di quella lista».