Comparirà – il 4 settembre – davanti ai giudici dell’Ottava sezione del tribunale del Riesame di Napoli, l’operaio edile 58enne originario di Montefalcione, accusato di incendio boschivo. Il suo difensore di fiducia,l’avvocato Carmine Anzalone ha impugnato il provvedimento di conferma della misura degli arresti domiciliari emesso dal gip Lorenzo Corona, al termine dell’udienza di convalida celebrata lo scorso 12 agosto, davanti al tribunale di Avellino.
I fatti risalgono al pomeriggio del 9 agosto scorso quando un vasto incendio ha interessato la località Bosco del comune di Montemiletto, distruggendo diversi ettari di area boschiva. Grazie alle immagini di una telecamera di video sorveglianza installata nella zona è stato possibile risalire all’autore del rogo. A lui gli inquirenti sono giunti grazie al numero di targa dell’utilitaria con la quale ha raggiunto la zona boschiva grazie ad una solo fototrappola. Infatti mentre le squadre dei vigili del Fuoco del distaccamento di Montella erano impegnate nelle operazioni di spegnimento, i carabinieri della Stazione di Montefusco, unitamente a quelli del Gruppo e del Nucleo Forestale di Avellino avevano subito avviato gli accertamenti per individuare l’autore del rogo. Grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo il tragitto, è stato possibile risalire alla targa e al proprietario del veicolo. Il 58enne – già noto alle forze dell’ordine per precedenti di altra natura e di lieve entità e per i quali è stato assolto – era stato rintracciato presso la propria abitazione e dichiarato in stato di arresto.
Davanti al gip e affiancato dal suo avvocato, il 58enne aveva ammesso le sue responsabilità. «Voglio precisare di essere responsabile di un unico innesco, gli altri roghi non li ho appiccati io» ha precisato durante l’udienza di convalida dopo l’applicazione del fermo in flagranza di reato eseguito dai carabinieri della Stazione di Montefusco, unitamente a quelli del Gruppo e del Nucleo Forestale di Avellino. Dunque si è assunto la responsabilità solo dell’incendio avvenuto a valle di contrada Bosco, in un terreno agricolo con un uliveto privato, escludendo qualsiasi coinvolgimento negli altri due incendi più vasti e chilometri di distanza che, sabato, hanno devastato il territorio di Montemiletto. Il 58enne avrebbe escluso il suo coinvolgimento in modo particolare quello avvenuto in località Monteaperto, dove, Pasquale Dello Iacono, dopo aver preso parte alle operazioni di spegnimento per salvare il suo raccolto, è deceduto per un infarto fulminante. Circostanza, questa del decesso del 74enne, che non viene contestata al piromane, rimasto agli arresti domiciliari ,con l’accusa di incendio boschivo dopo l’udienza di convalida davanti al gip Corona.