Comparirà – il 4 settembre – davanti ai giudici dell’Ottava sezione del tribunale del Riesame di Napoli, l’operaio 58enne originario di Montefalcione, accusato di incendio boschivo. Il suo difensore di fiducia,l’avvocato Carmine Anzalone ha impugnato il provvedimento di conferma della misura degli arresti domiciliari emesso dal gip Lorenzo Corona, al termine dell’udienza di convalida celebrata davanti al tribunale di Avellino.
I fatti risalgono al pomeriggio del 9 agosto scorso quando un vasto incendio ha interessato la località Bosco del comune di Montemiletto, distruggendo diversi ettari di area boschiva Mentre le squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Montella erano impegnate nelle operazioni di spegnimento, i militari dell’Arma hanno avviato gli accertamenti per individuare l’autore del rogo. Grazie alle immagini di una telecamera di video sorveglianza installata nella zona è stato possibile risalire all’autore del rogo. Davanti al gip e affiancato dal suo avvocato, il 58enne aveva chiarito altre circostanze e ha ammesso le sue responsabilità. «Voglio precisare di essere responsabile di un unico innesco, gli altri roghi non li ho appiccati io» ha precisato durante l’udienza di convalida dopo l’applicazione del fermo in flagranza di reato eseguito dai carabinieri della Stazione di Montefusco, unitamente a quelli del Gruppo e del Nucleo Forestale di Avellino. Dunque si è assunto la responsabilità solo dell’incendio avvenuto a valle di contrada Bosco, in un terreno agricolo con un uliveto privato, escludendo qualsiasi coinvolgimento negli altri incendi più vasti che, sabato, hanno martoriato il territorio di Montemiletto in modo particolare quello verificatosi a Monteaperto, dove per un malore improvviso è deceduto il 74enne Pasquale Dello Iacono, dopo aver preso parte alle operazioni di spegnimento per salvare il suo raccolto. Circostanza, questa del decesso del 74enne che non viene contestata all’operaio rimasto agli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida con le accuse di incendio boschivo.
A lui gli inquirenti sono giunti grazie al numero di targa dell’utilitaria con la quale ha raggiunto la zona boschiva grazie ad una solo fototrappola. Infatti mentre le squadre dei vigili del Fuoco del distaccamento di Montella erano impegnate nelle operazioni di spegnimento, i carabinieri della Stazione di Montefusco, unitamente a quelli del Gruppo e del Nucleo Forestale di Avellino hanno subito avviato gli accertamenti per individuare l’autore del rogo. Le indagini si sono concentrate su un’utilitaria notata nei pressi di uno dei tre punti di innesco. Grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo il tragitto, è stato possibile risalire alla targa e al proprietario del veicolo. Il 58enne – già noto alle forze dell’ordine per precedenti di lieve entità e per i quali è stato assolto – è stato rintracciato presso la propria abitazione e dichiarato in stato di arresto. Ora