Con Primavera Meridionale, Sabino Morano ha messo assieme “La Rondine”, lista che appoggia la candidatura di Rino Genovese a sindaco.
Che campagna elettorale è?
“Storica, combattuta: ci sono tre candidati a sindaco in una situazione di sostanziale parità di consensi. La partita è aperta. Manca ancora una settimana al voto, ma sono certo che la nostra coalizione può vincere”.
Perché?
“Rino Genovese rappresenta la novità, un momento di svolta nella politica cittadina che da troppo tempo è uguale a se stessa. Avellino in questi anni non ha fatto progressi in termini di sviluppo. Rino sarà una sorpresa”.
Che Avellino immagina?
“Una città che assuma realmente il ruolo di capoluogo, di punto di riferimento dell’intera provincia. Avellino la immagino come il terminale, la vetrina delle tradizioni, della cultura, delle eccellenze del territorio. Abbiamo risorse che non sono state mai valorizzate. Avellino deve rispecchiare la realtà economica, sociale e culturale di una intera provincia che ha enormi ricchezze, potenzialità latenti e potrebbe essere alla ribalta nazionale. Rino Genovese è la persona più adatta a realizzare questa ‘rivoluzione’”.
Qualcuno dice che Genovese è simile a Festa perché ha gli stessi alleati.
“E’ una speculazione politica che non trova riscontro. In realtà, Gengaro e Nargi sono legati ad esperienze politiche che fanno riferimento ad amministrazioni del passato. Genovese è la vera novità, la concezione politica del Patto civico è alternativa a ciò che è stata ed è Avellino. La candidatura di Rino esiste a prescindere da Festa: è un progetto politico che era già iniziato, che ha una sua ragione d’essere, un programma, dei valori, una identità. Che non ha bisogno di simboli di partito per essere credibile e per qualificarsi perché nasce tra la gente. Siamo in ascolto della città, oltre la nomenklatura”. (Antpica)